Maria G. Di Rienzo: chiacchiere con imprenditori

Cosa si dice in giro dalle vostre parti, ultimamente? Al bar, alla ricevitoria del lotto, dal droghiere, in ufficio, in fabbrica? Una volta, il provino di efficacia di una tecnica comunicativa era la cosiddetta “casalinga di Voghera”: i… chiamiamoli professionisti del settore per non dire parolacce, sostenevano che se tu avessi convinto questa persona “media”, essa avrebbe poi ripetuto all’infinito

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é colpa mia

Mi chiamo Fabio, ho 33 anni e faccio il giornalista. Insomma, non è proprio vero che questa sia la mia professione, ma insomma, faccio qualcosa che si avvicina all’idea che ognuno di noi ha di giornalismo. Una volta (così raccontano) questa era una bella professione, illuminata, piena di slanci, di dedizione, interesse per il proprio lavoro, approfondimento. Oggi questa professione

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(H)ammmett-iamolo, era un grandissimo

Un vero americano, patriota e combattente. L’uomo che cambiò per sempre il poliziesco. Un geniale ubriacone. Operaio. Agente di cambio. Un pinkerton man (cioè un poliziotto privato) che diventò marxista. Il pigmalione di Lilian Hellman. Ma anche il ribelle che si fece mandare in galera per non collaborare con i giudici maccartisti. Tutto questo fu Samuel Dashiell Hammett del quale

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Non siamo Stato noi

Si accostino senza pregiudizio siore e siori al tendone, anzi al dirigibile ancorato fra i cirri. In sprezzo al pericolo e in spregio alla logica mercantile (aggratis dunque) Daniele Barbieri tenterà un triplo, quadruplo, forse ventottuplo (?) salto mortale carpiato e avvitato senza rete. Non fatevi ingannare dalla (finta) pancia e dal (vero) naso rosso da clown-beone, la difficoltà è

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