5 sguardi giallo-noir

di Valerio Calzolaio

Recensioni per Fulvio Ervas, Roberto Costantini, Ugo Barbàra, Maurizio de Giovanni e Rosa Mogliasso.

Treviso e Sile. Ottobre-novembre 2010. Con l’alluvione affiora uno scheletro, forse della mantide Alice Beltrame, scomparsa dieci anni prima, quando ne aveva 37 e già tanti amanti. Li disegnava, poi li associava ad animali, perlopiù insetti: immobiliarista Mantoideo, bancario Papilio, medico Fasmide, ingegnere Stercorario, sindaco Arachnocampa, avvocato Cavalletta, chirurgo Bombice, artista Chrysoperla, arredatore Blatta, analista Tenia, farmacista Millepiedi, M Effimera. Qualcuno di loro subisce attentati, fra satanisti e veggenti. Il fascinoso ispettore Stucky (quello dell’antimama, non del mulino!) mezzo persiano, mamma Parvaneh e padre geologo (morto), circa 78 chili di mite ruvidezza, adotta un cane e un brufoloso, poi si innamora e risolve il caso. Azzeccata quinta avventura seriale dell’insegnante scientifico 56enne Fulvio Ervas (“L’amore è idrosolubile”, Marcos y Marcos 2011, pag. 352 per euro 17), in terza, divertita e divertente. Caratteristi vari. Segnalo l’evoluzione a pag. 127-8. Ricette persiane e rock.

 

Roma soprattutto. Luglio 1982, poi luglio 2005-luglio 2006 (inizio e fine con le vittorie italiane ai mondiali di calcio). In un ricco complesso residenziale della Camilluccia viene uccisa una dea 18enne, la timida devota meravigliosa diplomando ragioniera Elisa Sordi. Sono là intorno il sensibile delicato equo Angelo Dioguardi, gran giocatore di poker e il 32enne picchiatore fascista (ex Ordine Nuovo) sciupafemmine torvo commissario Michele Mike Balistreri, grandi amici. Si intuisce che l’assassino è intoccabile, lei era incinta, tempi e alibi non coincidono. Ventitre anni dopo l’indagine riprende, Angelo ormai è uno dieci professionisti del poker più forti al mondo, Michele è diventato un duro poliziotto con meno vizi, indaga anche sui segreti del passato fra mille intralci. Una corale di morti per l’impegnativo costruito buon esordio dell’ingegnere 59enne Roberto Costantini (“Tu sei il male”, Marsilio 2011, pag. 672 per euro 22), gioventù in prima, poi una terza inquirente. Musiche bipartisan.

 

Laghi di Como e Bracciano. Settembre 2010. Un casuale incidente, un’auto del Vaticano verso la Svizzera, morto l’autista, in coma l’arcivescovo venezuelano, valigetta con 40 bond della FR e 10 Kennedy notes ovvero 30 miliardi di dollari. Qui comincia l’avventura. Protagonista è Vittorio Tanlongo, ricchissimo avvocato ex faccendiere perfezionista, da due anni ha scelto moglie e figli, Elisa Alessio Andrea Michele, è fuggito alle porte di Roma, sta sempre e solo con loro, latita e vive di rendita, ma il passato lo ritrova, russi cattivi li sequestrano in villa e gli impongono di recuperare i soldi, alla Procura di Como lavora l’antico amore Federica. Parte male accompagnato, ci prova, innanzitutto a capire se sono veri, è il sistema valutario internazionale a determinare la totalità della vita sul pianeta. Un altro bel documentato romanzo per l’affermato 41enne giornalista Ugo Barbàra (“Le mani sugli occhi”, Piemme 2011, pag. 518 per euro 18,50), in terza varia, a tratti lenta. Spesso filetto, musica rara.

 

Napoli. Natale 1931. Mentre due belle donne se lo contendono, il 31enne commissario Ricciardi, solo timido illibato ricchissimo, vive con tata Rosa e continua a sentire le ultime parole di morti. Lo chiamano per un duplice omicidio e lui ascolta le frasi di moglie e marito accoltellati. Lei era donna di casa, madre di Benedetta, sorella di suor Veronica, parla di cappello e guanti; lui centurione della potente milizia portuaria, parla di non dovere niente. Entrambi a chi li ha uccisi, almeno due mani. Indaga con il fido brigadiere Raffaele Rafé Maione, turbato perché l’assassino del primo figlio non è quello condannato e morto. Le feste incalzano, tutti preparano presepi e bontà, la vittima era un fetente corrotto, almeno due rovinati avrebbero potuto e voluto ucciderlo. Scommessa riuscita con la prima festività Einaudi (dopo le stagioni Fandango) per l’ottimo Maurizio de Giovanni (“Per mano mia”, 2011, pag. 316 per euro 18), in terza varia. Il salto di qualità riesce, si sentono echi di autori amati, con notevole propria personalità, comunica ancora empatia anche laddove non arrivano le sensitive verità. Pesce fresco e i De Filippo.

 

Torino e Montecarlo, soprattutto. Luglio 2010. Scompare il bel 24enne laureando Tanzio Accardi di buona famiglia e viene uccisa l’alta magra avvenente 24enne Sabrina, neomoglie del ricchissimo potente mite banchiere privato Trassi e cretina amante dell’incantevole skipper Fabio. Pur con poca voglia e molte caldane (il collega Zuccalà è stato trasferito, il loro amore sospeso) indaga il grazioso biondo commissario Barbara Gillo, belle gambe e ventre piatto. Scopre che ci sono i lussi monegaschi e gli intrighi di una gelida spregiudicata terribile virago bionda, 5 lingue e fisico da escort, giocatrice e raggiratrice di professione, Filippa Brandevich Baharami: attenti se la incontrate!, ora forse è in Libano. Bella conferma il secondo delizioso romanzo di genere per l’appassionata di cinema e teatro Rosa Mogliasso (“L’amore si nutre di amore”, Salani 2011, pag. 266 per euro 14), in terza varia. Segnalo la Val di Susa e il cauto no-tav, a pag. 100. Verdi e Mina. Cibo pensando ad altro. Da leggere.

BREVE NOTA

Appuntamento settimanale (di solito il sabato) con le recensioni giallo-noir di Valerio Calzolaio che in prima battuta escono sul settimanale “Il salvagente“.

Redazione
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