Scor-data: 13 febbraio 1909

Uccidono Francisco Ferrer

di Anarchopedia e d. b. (*)  

«Uccisero il 13 ottobre 1909… Francisco Ferrer»

«Odio di despoti

e furia omicida di preti

aborrenti la luce e il sapere

uccisero il 13 ottobre 1909

nel castello maledetto di Montjuch,

sfida alla Spagna del popolo

ed al mondo,

Francisco Ferrer y Guardia

maestro di civiltà».

Sotto il ritratto di Ferrer altre parole, in spagnolo, spiegano: «pedagogo, anarquista, creador de la escuela moderna, fusilado por sus ideas. La iglesia senala y el estado dispara». Questa è l’epigrafe dettata da Luigi Fabbri per la lapide che fu apposta nel novembre 1909 a Castel San Pietro.

Prima di ricordare chi fu Ferrer, vale ricordare la lunga lotta di scritte e monumenti che il fascismo ma anche lo Stato autoritario (monarchico o repubblicano) intrapresero contro la memoria: le lapidi per Ferrer – come quelle per fra Dolcino o per i martiri del movimento operaio – furono rimosse ma ricomparvero; di nuovo distrutte vennero rimesse al loro posto. Una lotta che continua oggi: per Giuseppe Pinelli, “suicidato” in questura, per i partigiani che liberarono l’Italia dal nazifascismo contro coloro che vorrebbero intitolare statue, piazze o musei al boia Graziani o ai gerarchi della dittatura fascista.

Così viene ricordato Ferrer da Anarchopedia (ma la sintesi è mia) una valida alternativa libertaria alla frigida e spesso imprecisa Wikipedia.

Ferrer nasce ad Allela (in Catalogna) nel 1859. Perseguitato per le sue idee, riuscì a tornare dall’esilio e grazie all’eredità di una sua allieva (per racimolare qualche soldo Ferrrer impartiva lezioni di spagnolo) aprì la Escuela moderna per insegnare i valori sociali radicali. Nel 1906 la scuola contava 1700 allievi fra Barcellona e le succursali. Quello stesso anno fu arrestato perché sospettato di essere coinvolto nell’attentato del 31 maggio contro il re Alfonso XIII. Venne scagionato e rilasciato nel giugno 1907. Durante la carcerazione la sua scuola fu chiusa. Due anni dopo fondò a Madrid e Bruxelles la «Lega internazionale per l’educazione razionale». Il 26 luglio 1909 scoppiò in Spagna la «settimana tragica»: la popolazione si ribellò alla Guardia Civile che a forza imbarcava i coscritti per mandarli a combattere in Africa nelle guerre coloniali. Ferrer fu arrestato il 31 agosto con l’accusa di essere il fomentatore della rivolta. Dopo un processo farsa da parte del tribunale militare, venne condannato a morte e fucilato il 12 ottobre nella fortezza di Montjuich a Barcellona. Prima e dopo la condanna vi furono proteste durissime in Spagna, a Parigi, a Bruxelles, a Berlino, a Londra e in Italia, soprattutto a Torino. Al contrario la Chiesa cattolica rivendicò la giustezza di quella esecuzione, accusando Ferrer di essere stato uno dei capi di una congiura internazionale “massonica” e anti-clericale. Con ogni evidenza il vero nemico era soprattutto l’idea di una scuola libera e di una educazione razionale.

Molti anni più tardi scrisse Albert Camus: «Francisco Ferrer pensava che nessuno sia malvagio volontariamente e che tutto il male presente al mondo provenga dall’ignoranza. È per questo che gli ignoranti l’hanno assassinato e l’ignoranza criminale si perpetua ancora oggi attraverso nuove e inclassificabili inquisizioni. Di fronte a esse tuttavia, alcune vittime, tra cui Ferrer, saranno vive per sempre».

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia, pochi minuti dopo – di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 13 ottobre fra l’altro avevo ipotizzato: 1307: Clemente V ordina l’arresto dei Templari; 1601: Tycho Brahe (forse) avvelenato, muore 11 giorni dopo; 1820: arrestato Silvio Pellico; 1862: nasce Mary Kingsley; 1917: la mitologia di Fatima; 1923: la nuova repubblica turca; 1943: la storia di Albino Moret nel lager di Dora; 1955: Ginsberg legge «Urlo»; 1993: Nobel a Kary Mullis; 2001: Patriot Act; 2010: salvati i minatori cileni intrappolati. E chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”. (db)

 

Redazione
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