Mettere al bando il Taser

due articoli di Vito Totire (*). A seguire alcuni link utili.

Dopo la morte di GIAMPAOLO DE MARTIS A 0LBIA : METTERE AL BANDO IL TASER , SUBITO (**)

Il tragico evento di Olbia ripropone la urgenza di mettere al bando subito la pistola

taser. Ci occupammo del taser quando questa arma fu usata nei confronti di un

giovane militante ecologista a Bologna a latere della contestazione della

cementificazione del parco Don Bosco. In quella circostanza l’impatto sanitario fu

diverso e certamente meno drammatico (comunque non benefico…) . Tuttavia

spiegai in una deposizione in tribunale perché la pistola taser non deve essere mai

usata. Le mie osservazioni scientifiche non indussero il tribunale né ad assolvere il

giovane processato né a sollevare la questione – per esempio all’attenzione della

Corte costituzionale – della congruità dell’uso della pistola taser: un’arma, questo è

uno dei problemi principali, USATA AL BUIO.

Fra l’altro: i fabbricanti di pistole taser le producono solo per le “forze dell’ordine”? O accade che il mercato “tiri” con il rischio che la pistola si venda ovunque facilmente? Domanda retorica visto che è emerso essere “in dotazione” persino di un gruppo di ragazzi “esuberanti” entrati spesso in azione nei pressi della stazione di Imola.

La morte di De Martis – esprimiamo il nostro sentimento di lutto e le nostre condoglianze ai familiari e agli amici – RIPROPONE PESANTEMENTE LA QUESTIONE.

Le “forze dell’ordine” devono usare mezzi diversi che consentano di non fare un uso

eccessivo della forza e soprattutto non devono usare “al buio” mezzi che per persone

vulnerabili possono essere letali.

Una delle questioni paradossali è questa: la pistola taser proposta come “quasi innocua” per molti E’ PERICOLOSISSIMA: PROPRIO PER LE PERSONE “SULLE” QUALI PIU’ FREQUENTEMENTE VIENE USATA !

Usare il taser contro una persona di cui non si conosce la storia clinica è come… se un

medico in Sardegna prescrivesse un certo farmaco senza sapere se il paziente è

portatore di quel noto deficit enzimatico che comporta, come reazione, un effetto

negativo sul sangue!

Possiamo pensare a un uso del taser preceduto dalla raccolta della anamnesi clinica magari da parte di medici militari a supporto delle forze dell’ordine ? Tuttavia, pur senza anamnesi medica preventiva,i fatti sono evidenti: si usa di fatto il taser proprio sulle persone a più alto rischio (cardiopatici, utilizzatori di certi farmaci e di certe sostanze stupefacenti legali o illegali).

E’ ora di dire basta; governo e Parlamento si decidano ad accantonare questo

strumento mortifero e consentano un salto (in temini di formazione e

addestramento) per consentire alle forze dell’ordine di usare concretamente la “forza”

e i mezzi di difesa cum grano salis.

Che Giampaolo De Martis sia l’ultimo…

Attendiamo gli sviluppi della inchiesta della procura di Tempio Pausania visto che un giudice a Berlino” – come è in uso dire – potrebbe, prima o poi, smuovere un ceto politico (in genere) poco interessato al diritto alla vita dei cittadini..

Lutto per Giampaolo De Martis, evitiamo di rimanere in silenzio.

Bologna, 19.8.2025

(*) Vito Totire è portavoce del «Centro per l’alternativa alla medicina e alla psichiatria Francesco Lorusso» di Bologna.

(**) Disponibile una relazione medica sugli effetti “collaterali” del taser , elaborato a

partire dalla deposizione presso il tribunale di Bologna a latere dell’uso della pistola

a Bologna nel parco don Bosco (2024)

L’uso della pistola taser è un “crimine di pace”

Avevamo sperato che Giampaolo De Martis fosse l’ultima persona a morire dopo l’uso di una pistola taser. Purtroppo a poche ore di distanza si è verificato un altro “caso”: Elton Bani, 41 anni, morto nei pressi di Genova (sant’Olcese). Questo secondo tragico evento ripropone la questione: la pistola taser viene usata frequentemente proprio “sulle” persone che potrebbero più probabilmente manifestare gravi effetti collaterali. Le informazioni diffuse dal produttore, la

azienda ACRON, semplicemente confermano la esistenza di rischi; i dati diffusi – a partire da studi asseriti come “indipendenti” non sono informazioni ma pura azione di marketing; infatti sostenere la innocuità per la grandissima maggioranza dei soggetti esposti significa ragionare su una coorte ben diversa da quella più ristretta dei maggiormente vulnerabili. Valuteremo comunque guli studi “indipendenti” della Wake Forest University School; pare che quelli della Wake Forest University siano gli unici citati a sostegno della liceità dell’uso del taser;

Intanto un cardiologo del policlinico Gemelli (Perna) in una intervista alla agenzia La Presse ha confermato: esiste un rischio (diciamo noi tra gli altri, visto che vi sono anche rischi di tipo psicologico) cardiaco. Sottolinea poi Perna che gli studi in materia sono «scarsi» e che occorra ulteriormente approfondire. Siamo d’accordo e riteniamo che questa considerazione deponga a favore, quantomeno, di una moratoria. Vogliamo allora ipotizzare una condizione fantascientifica in cui le “forze dell’ordine” prima convocano una ambulanza con èquipe medica che effettua la anamnesi del soggetto (magari serve che il sindaco firmi un ASO, cioè accertamento

sanitario obbligatorio) e poi, ad anamnesi personale e familiare negativa, usino la pistola taser ? Lo scenario sarebbe assurdo e impossibile: dunque non esiste alternativa: la pistola taser sarà sempre usata “al buio” e dunque il suo utilizzo di fatto si configura come un vero «crimine di pace». I riscontri epidemiologici, negli USA e in Canada, sono già peraltro fin troppo evidenti; fossero anche gli effetti mortali uno su cento, è ora di dire basta: che il Parlamento deliberi in questo senso.

Contestualmente non si può mandare allo sbaraglio i singoli operatori; occorre adottare programmi di formazione che includano arti marziali, tecniche psicologiche,

tecnologie a basso o nullo impatto lesionistico, piuttosto che, il giorno dopo, “indagare” il singolo carabiniere, il quale oggi è “lasciato solo” a gestire situazioni difficili, domani potrebbe essere imputato “momentaneamente” dal magistrato e/o premiato con una medaglia dal governo di destra; come è accaduto di recente per il carabiniere di Villa Verucchio (***) );

la gestione della sicurezza pubblica richiede mezzi e prassi diverse da

quelle attualmente utilizzate.

Certo che attendiamo i risultati di indagini e valutazioni da parte della magistratura ma non c’è

motivo di temporeggiare oltre:

la pistola taser va messa al bando subito o , quanto meno, va deliberata

una moratoria.

Bologna, 19.8.2025

NB: E’ disponibile una relazione tecnica sull’impatto sanitario della pistola taser.

(***) L’omicidio di Muhammad Sitta a Villa Verucchio

LA VIGNETTA è di BENIGNO MOI.

In “bottega” cfr Morire di taser: non è la prima volta, Il taser, repressione molto pericolosa, No al taser! E Il taser può essere letale. E’ scritto nel manuale d’uso

 

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