Ad Astra – James Gray

(visto da Francesco Masala)

Ad Astra è uno di quei film che viene giudicato un capolavoro, o quasi, da alcuni, oppure uno dei peggiori film dell’anno, e non solo, da altri.

occorre che ciascuno si faccia un’idea da sè, come sempre.

nel film succedono un po’ di cose inverosimili, ma non si tratta di un documentario, e sono utili per sintetizzare una grande storia in  due ore.

e lo spazio, i viaggi, sono uno sfondo per riflettere sull’essenza dell’uomo, sui rapporti con gli altri, e sulla fuga, per non guardarsi allo specchio, e riflettere.

ci sono tante cose importanti da fare, quello che è umano non mi interessa, sembra che sia questo uno dei motivi della fuga.

e Brad Pitt è bravissimo.

Tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene nella sua stanza da solo, diceva Blaise Pascal.

buona visione.

https://markx7.blogspot.com/2019/10/ad-astra-james-gray.html

 

la recensione di Zerocalcare:

 

 

ho visto questo video e mi è piaciuto molto, come non aggiungerlo al post, anche se non c’entra col film, ma forse sì:

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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