Ilaria Salis, l’Ungheria, e noi

Di ritorno da Budapest dove è andato con una folta delegazione italiana, l’autore racconta l’atmosfera nella capitale ungherese, la sentenza che conferma il carcere per la militante italiana, l’incontro con la famiglia e le realtà che sostengono Salis. E soprattutto, di quanto questa vicenda riguardi anche l’Italia e un suo possibile futuro. di Mattia Tombolini (*)

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Attila era un uomo gentile, in confronto a Netanyahu

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