Argentina: Mara Gómez prima giocatrice trans del campionato…
…. di calcio femminile
A dicembre l’esordio in Primera División grazie alle Ley de Identidad de Género, entrata in vigore nel Paese nel 2012. La calciatrice ha invitato tutte le ragazze a lottare per I propri sogni.
di David Lifodi
Foto: https://www.infobae.com/
Mara Gómez è stata la prima giocatrice trans ad esordire nella massima serie argentina di calcio femminile, la Primera División.
La calciatrice ha ottenuto il via libera dall’Asociación del Fútbol Argentino (AFA) sulla base della Ley 26.743, familiarmente conosciuta come Ley de Identidad de Género, entrata in vigore nel paese nel 2012. La legge sancisce, tra le altre cose, l’obbligatorietà che le persone trans siano trattate secondo la propria identità di genere autopercepita.
Il debutto di Mara Gómez è avvenuto lo scorso 7 dicembre, ma la notizia è passata abbastanza sotto silenzio, se non fosse stato per il rilievo datole dal quotidiano argentino Página/12. “Sono ufficialmente una giocatrice della massima categoria del calcio argentino”, ha commentato con entusiasmo sui propri profili facebook e instagram l’attaccante del Villa San Carlos, subito titolare nello sfortunato esordio contro il Lanús, che si è imposto con il risultato di 7 a 1 contro la squadra di Mara.
La stessa Gómez, ventidue anni, ha confessato che la strada per arrivare a calcare i campi da calcio della Primera División è stata costellata da difficoltà e da momenti di profonda tristezza, soprattutto quando sembrava che questa occasione stesse per svanire.
A questo proposito, la giocatrice ha confessato a Página/12 che, dopo aver dovuto far fronte a ripetuti episodi di bullismo dovuti alla sua condizione, in più di una circostanza aveva pensato al suicidio.
Per l’Argentina la presenza di una calciatrice trans nel campionato di calcio femminile rappresenta un fatto storico in materia di uguaglianza di diritti, ma l’esordio di Mara Gómez in Primera División potrebbe aprire una breccia anche in seno al Cio, il Comitato olimpico internazionale, dove è in corso il dibattito relativo al processo di inclusione degli atleti trans.
Attaccante che ama svariare sulle fasce e convinta che il calcio rappresenti un’opportunità di socializzazione, tanto da definirlo come la sua personale terapia, Mara Gómez ha espresso profonda gratitudine al Villa San Carlos, la squadra che le ha dato la possibilità di scendere in campo.
La calciatrice aveva svolto la preparazione e tutte le partite della pretemporada con la sua attuale squadra, ma fin quando non è stato raggiunto l’accordo con l’Asociación del Fútbol Argentino non aveva potuto esordire in campionato, alla quale è arrivata molto emozionata, probabilmente per il clamore suscitato dalla sua presenza in campo.
Al termine della partita, terminata con una goleada che ha rapidamente spento i sogni di gloria della sua squadra, Mara Gómez, dopo aver commentato il match e la sua prestazione dal punto di vista tecnico, ha sottolineato l’importanza della Ley de Identidad de Género invitando le ragazze a lottare per i propri sogni. “Tutto ciò che è nuovo è rivoluzionario”, ha dichiarato, ricordando che “occorre battersi per raggiungere i propri obiettivi e che il suo sogno si sta realizzando”.
Prima di approdare al Villa San Carlos, la fama di goleadora di Mara Gómez era già conosciuta grazie alle sue ottime prestazioni nella Liga Amateur Platense, nell’ Agrup de Fútbol Infantil (AFI) Las Malvinas, nel Cambaceres e nella Selección Platense de Fútbol Femenino.
Juan Cruz Vitale, allenatore del Villa San Carlos, ha definito Mara come una giocatrice che possiede una grande capacità di saper leggere le partite, lodando inoltre la sua capacità di fare gruppo, il senso di appartenenza alla squadra e la sua positività. Probabilmente è stata proprio questa sua dote ad aiutarla a non mollare per raggiungere la Primera División.
Un precedente importnate, visto che la parità di genere anche nello sport è ancora un sogno. In El Salvador recentemente, tifose della squadra femminile Atletico Marte hanno denunciato la Federazione Salvadoregna di Futbol per non aver attivato un processo contro insulti misogni rivolti ad una giocatrice, Gloria Chicas, da parte di un mebro dello staff tecnico della squadra avversaria. Il silenzio della federazione perpetua la violenza contro la donna.