BDS contro gli USA
di Francesco Masala (disegno di MrFish)
Ho letto con attenzione e partecipazione la proposta di Marco Aime sul boicottaggio delle multinazionali USA (qui) e mi viene in mente qualche pensiero.
Visto che non possiamo aspettarci niente dai nostri governi, servi del padrone a stelle e strisce senza nessuna dignità, ho pensato a cosa poter fare, nel nostro piccolo (come colibrì, citando la storiella che racconta Marco Aime), per boicottare il Moloch USA (notoriamente il paese più terrorista del mondo) e anche decolonizzare le nostre menti.
Come spiega chiaramente Federico Greco (qui) il cinema che arriva dagli Usa, quando autorizzato dalla CIA, o da qualche loro agenzia, è uno strumento per colonizzare il nostro immaginario, penso per esempio ai film dei supereroi, declinati nei nostri cinema in mille salse (sono i film che attirano più spettatori, soprattutto fra i giovani). Lasciamo perdere questi film tutti uguali, e in fondo noiosi, e ascoltiamo gli eroi di Caparezza (qui).
Già ci manca Goffredo Fofi, per orientarci nelle ideologie che stanno dietro alle produzioni cinematografiche (e magari nei film e nelle serie che inondano le nostre case).
Mi vengono un paio d’esempi terra terra.
Vi sarà capitato, al supermercato, di trovare confessioni di frutta secca e anche di prugne che arrivano dalla California (quello stato dove le città hanno nomi ispanici, i braccianti sono ispanici, ma non è uno stato del Messico), perché non lasciare quelle buste colorate al supermercato?
E Amazon, che arriva nelle case di tutti, perché non comprare le stesse cose in un negozio, o dal sito dell’impresa produttrice?
La retorica della consegna fino a casa è nei tanti posti di lavoro che si creano (Ken Loach insegna), la stessa che si usa per i centri commerciali, quanta occupazione nuova creano! Peccato che per ogni posto di lavoro, spesso precario, se ne cancellano cinque nella piccola distribuzione, desertificando città grandi e piccole.
Ma torniamo ad Amazon, smettiamo di comprare da Bezos, che con i nostri soldi si può comprare Venezia, deamazoniamoci.
So che sembra una lotta contro i titani, ma le vittorie dei lillipuziani contro il gigante Gulliver potrebbero ispirarci.
E poi, qualcuno si ricorda che la strategia della tensione è opera della CIA e della Nato (qui)?
Che gli Usa hanno basi militari in Italia e siamo un paese a sovranità molto limitata, come Panama, per esempio.
Che dietro tutte le stragi e gli omicidi eccellenti, da Mattei a Moro, da Falcone a Borsellino, c’è una manina o una manona a stelle e strisce?
Diceva Henry Kissinger: Essere nemici dell’America può essere pericoloso, ma esserne amici è fatale.
Chissà se riusciremo mai a essere meno amici degli Usa, a ideare e far funzionare un BDS contro gli Usa, sul modello del BDS contro lo stato genocida d’Israele.