Bologna: non far sapere quanto è buono l’amianto da bere

di Vito Totire (*)

Rottura rete idrica in via Saffi … Speriamo che sia ghisa o pvc, MA LO DOBBIAMO CHIEDERE TUTTE LE VOLTE, CASO PER CASO?

Nulla sappiamo della natura del tubo che si è rotto in via Saffi con coinvolgimento di via Montello e via dello Scalo. Possibile che non fosse cemento-amianto ma ci sfugge il motivo per il quale lo dobbiamo chiedere di volta in volta.

La Ausl (organismo geneticamente modificato a partire dalla originaria USL proposta da Giulio Maccacaro) interrogata, da anni, non risponde…

Prima del’epidemia ci sono stati forniti elenchi di siti con interventi per riparare rotture , successivamente (ma ancora la questione covid non era scoppiata) l’Ausl-ogm ha risposto di non essere in grado di recuperare il dato!!!

Risposta non credibile e smentita dalla stessa Ausl che ha invece risposto a domanda su singolo sito di intervento. Allora il dato c’è. Forse manca l’informazione su dove cercarlo?

A questa domanda abbiamo risposto già noi. Siamo stati costretti a rivolgerci diverse volte all’ufficio relazioni col pubblico…niente o quasi; poi a interpretare la questione con i parametri della favola del lupo e dell’agnello. La nostra potrebbe apparire un’azione di stalking …

ANCHE I DATI RELATIVI AL 2019 SULL’AMIANTO NELL’ACQUA “POTABILE” NON CI SONO STATI FORNITI ANCORCHE’ REITERATAMENTE RICHIESTI;

Nel frattempo il Comune di Bologna vende azioni Hera, il che sposta sempre di più il potere decisionale …dal pubblico alla Spa (o come si chiama).

Tuttavia noi siamo più ostinati dell’ogm Ausl: i dati li devono fornire anche perché stiamo conducendo una indagine nazionale sul nesso (possibile) fra ingestione di acqua con amianto e un certo tipo di tumore che indagini epidemiologiche preliminari indicano come potenzialmente associato.

Lo “sgarbo” dell’ogm-Ausl non è nei nostri confronti (abbiamo fatto il callo) ma nei confronti dei cittadini.

Il sequestro dei dati e delle informazioni deve finire.

Indirizziamo questa missiva anche alla prefettura nell’ipotesi che possa intervenire il rappresentante del governo in questo tira e molla che dura da anni e del quale la prefettura è già a conoscenza.

Intanto la natura del tubo che si è rotto: contiene amianto? Se sì, di che tipo?

Non ci pare ergonomico né accettabile doverlo chiedere di volta in volta.

Bologna, 9.11.2020

(*) Vito Totire è presidente AEA, l’Associazione esposti amianto e rischi per la salute

 

Redazione
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5 commenti

  • Buonasera,
    mi interessa sapere qual’è la condizione della rete idrica e dell’acqua in Valsamoggia, a Crespellano in particolare. Mi dicono sarebbe ottima a Bazzano, per analisi fatte da una persona di conoscenza qualche anno fa, però il territorio e grande e non so nemmeno da dove arrivi l’acqua qui, se fa parte della rete idrica di Bologna. Se possibile rispondete alla mia email. Grazie

  • Una prima risposta a partire dal nostro archivio , lacunoso per “merito” della Ausl che non risponde;
    infatti abbiamo zero dati per il 2020 e dati non esaustivi per gli anni precedenti;
    premessa : cerchiamo di ragionare su due questioni (amianto e organoalogenati); questo non significa che quelli citati siano i soli inquinati possibili ;
    se alcuni li potremmo escludere dal campo d indagine (pfas) altri (glifosato, cadmio, ecc.) già pongono qualche dubbio;

    AMIANTO:
    non ci risultano al momento campionamenti a Crespellano;
    tuttavia abbiamo riscontri della presenza di amianto nelle tubazioni;
    nei primi 8 mesi del 2017 in Valsamoggia risultano 15 rotture sulla rete di cemento-amianto, una sicuramente a Crespellano;
    il dato sulla rottura del cemento-amianto è un indicatore proxy del rischio; DA MOLTO TEMPO LA AUSL NON “CONCEDE” I DATI SULLE ROTTURE AFFERMANDO DI NON RIUSCIRE A RICAVARLI DAI SUOI ARCHIVI E SUGGERENDO DI CHIEDERLI A HERA;
    la posizione della Ausl è insostenibile ; prima o poi dovrano rispondere; FAREMO SAPERE…

    per gli organoalogenati (sono due “famiglie”: quelli di derivazione industriale e quelli derivanti da interventi di clorazione) :
    fondata la ipotesi che Bazzano sia “messa bene”, cioè meglio di altri siti in quanto gli organoalogenati di origine industriale (quelli monitorati) siano sotto 0.1 mcg. cioè sotto il limite di rilevabilità; non c’è molto da sospettare che con tricloroetilene e tetracloroetilene “bassi” ci possano essere altri organoalogenati…
    non ci risultano dati sull’altra famiglia di organoalogenati anche perchè spesso chiedendo alla Ausl sugli organoalogenati abbiamo avuto solo dati su quelli industiali (quando li mandavano…)
    AD OGNI MODO IL FATTO CHE C’E’ INTERESSE ALLA CONOSCENZA DI SPECIFICHE SITUAZIONI LOCALI E’ PER NOI STIMOLO A TORNARE A METTERE IL DITO NELLA PIAGA DEL “MUTISMO” DELLA AUSL PER IL QUALE STIAMO “STRESSANDO” L’UFFICIO RELAZIONI COL PUBBLICO LA CUI POSIZONE NON AUGURIAMO A NESSUNO VISTO CHE DA LUNGHISSIMO TEMPO SIAMO COSTRETTI A REITERARE RICHIESTA A CUI LA AUSL NON RISPONDE;

    la Ausl è “infastidita” dal fatto che la pensiamo diversamente circa i parametri cui deve rispondere l’acqua per essere considerata veramente potabile e che per noi sono:
    amianto zero
    organoalogenati cancerogeni o sospetti tali zero
    cadmio zero
    Se alla diversità di opinioni si risponde col silenzio e dichiarando che i dati sulle rotture del cemento amianto non sono reperibili …
    infine Crespellano è , nostro avviso, un sito “critico” da monitorare con grande attenzione per il tipo di “sviluppo” industriale che il territorio ha avuto nei decenni passati ed è un sito in cui forse sull’amianto non si partirebbe da zero anche perchè molti anni fa la amministrazione varò un censimento del cemento-amianto anche se non allargato all’amianto delle tubazioni (ma questo allargamento in verità non lo ha fatto neppure s.lazzaro di Savena che pure è il comune più “avanzato” della provincia di Bologna.

    Vito Totire, AEA

  • Grazie per la risposta, mi interessa in particolare Crespellano perchè ci abitiamo da poco tempo e volevo capire se poter bere l’acqua di rubinetto oppure no. Ero a conoscenza che l’acqua di Bologna ha problemi di tubature anche per la presenza di amianto e guarda caso abitavo propro in zona Saffi dove ci sono state le varie rotture di cui ha scritto sopra e dove in precedenza ci sono state rotture in altre strade limitrofe come via Gorizia. Mi sembra di capire che a Crespellano arrivi una parte della rete idrica di Bologna (Bologna , Casalecchio, Zola, Crespellano) Ho diffuso tra i miei nuovi conoscenti qui questa sua risposta così che magari si possa ulteriormente approfondire.
    Elisabetta

  • Buongiorno,
    avevo girato la richiesta di informazioni sull’acqua di Valsamoggia ad un gruppo locale e successivamente ho indicato loro le sue risposte qui. Ho trovato stamattina alcuni loro commenti sul gruppo e li giro perchè non sono un’esperta e mi piacerebbe sapere cosa ne pensa lei e avere un confronto.
    Grazie
    Elisabetta

    Ho letto l’articolo che ci hai segnalato e volevo riportare la mia esperienza.
    Io abito a Bazzano (zona Sirena) e nella nostra via spesso ci sono rotture di tubature. Una delle tante volte che c’erano operai a lavorare mio marito era li con loro e gli hanno fatto notare come tutte le tubature fossero appunto in amianto. Da allora ho smesso di bere quotidianamente l’acqua del rubinetto preferendo le casse di acqua di vetro portate a domicilio perché ahimè non ho trovato nessun’altra soluzione valida.

    Per correttezza. Non c’è nessun pericolo a bere acqua che passa da tubazioni in cemento amianto. Paradossalmente è più pericoloso ciò che potenzialmente possiamo respirare in presenza di eternit o isolanti negli edifici. Con l’acqua la possibilità che fibre a y portatrici di asbestosi si stacchino è nulla. Diverso dove l’ambiente è “secco”.

    Confermo per deformazione professionale quello che ha detto ——, non ci sono studi che dimostrano il contrario e la pericolosità dell’amianto è per inalazione non ingestione.
    Ho smesso di bere acqua di rubinetto una decina di anni fa e bevo acqua in bottiglia di vetro a rendere, perchè:
    – perchè invece ci sono alcuni studi sull’effetto della clorazione che produce alometani, sono altamente volatili e difficile da analizzare in tracce per la quantificazione
    – perchè la rete idrica a volte ha contaminazioni batteriche lievi ma in campagna capitano
    Sicuramente proprio per deformazione professionale posso dire che l’acqua di Hera è soggetta a una marea di controlli giornalieri quindi abbastanza sicura

  • l’amianto è innocuo se ingerito è frase che abbiamo già ascoltato e purtroppo anche pronunciata da operatori istituzionali; fatto è che :
    la affermazione è priva di fondamento; ancora coltivare dubbi dopo le ricerche di Brandi (Università di Bologna) che correlano l’ingestione con tumori delle vie biliari extraepatiche è “impresa” in cui qualcuno ancora indulge; numerose le indagini precedenti a quelle di Brandi anche se non relative alle vie biliari;
    certo l’amianto che ha causato i tumori del colon (sui quali abbiamo dovuto fare tante cause conto Inail, “vincendole” (si fa per dire) giunge agli organi bersaglio anche per via inalatoria;
    INOLTRE l’amianto delle tubazioni si riverbera anche come inquinamento indoor quindi vinee anche inalato;
    perchè sul tema siamo “fermi” ? perchè il sindaco di Bologna è Hera ; è Hera che ha deciso che l’amianto riscontrato è “poco” mentre i sindaci e i consigli comunali -salvo qualche dissenso fugace-acconsentono;
    SUGLI ORGANOALOGENATI: dagli anni ottanta battiamo sul tema ; diciamo obiettivo zero come per l’amianto , in particolare per quelli classificati 1 dalla IARC e quindi soprattutto per quelli di origine industiale.
    Per documantazione:
    filmato H2A di Marzeddu e Bugani, ricerche di Brandi ed altri (internet) , Quaderni ministero della salute (posizione possibilista ma non affatto negazionista, ma i Quaderni che hanno affrontato il problema sono del 2012);
    HERA ha deciso per tutti …
    VOGLIAMO FARE UN REFERENDUM ?
    sI VEDRà.

    Vito Totire AEA

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