CIAO JACK
Sandro Sardella ricorda il poeta e compagno Jack Hirschman morto due anni fa: era nato il 13 dicembre 1933. A seguire una brevissima nota della “bottega”.
CIAO JACK (Atelier Giorgio Presta – 10/12/2021)
Questo incontrarsi non è per celebrare Jack Hirschman .. non è
urgente sistemarlo nella classifica dei buoni .. non è necessario
farne una immaginetta per consolarci o per ingrandirci.
Questo incontro è un piccolo momento per confrontarci con il
fiato delle sue pagine scritte .. con la sua passione di uomo
schierato dalla parte dei più deboli e contro le guerre .. con la
sua generosa energia umana e culturale.
Jack Hirschman non è un reperto del museo Beat. Il suo lavoro
sfugge a ogni catalogazione e non può essere triturato da freddi
scolastici compiacimenti e neppure omogeneizzato per la fame
del mercato della cultura.
I suoi ARCANI sono vitali di amore e di furore. Ferire, risvegliare e
far riflettere è il fuoco delle sue opere da leggere, da ascoltare, da
vedere.
In ogni modo, in mezzo alle voci e mezze voci di una cultura
che spesso sconforta, Jack Hirschman è un autore a cui si deve
concedere la fiducia di una attenzione rigorosa, vigorosa, e da cui
lasciarsi non tanto persuadere, ma coinvolgere, sollecitare, anche
provocare per ritrarsi dalla foresta soffocante e mortificante dove
si ascoltano soltanto iene gridare.
Jack Hirschman non è un maestro ma un partecipante presente tra noi.
UNA BREVISSIMA NOTA DELLA “BOTTEGA”
Del nostro amato Jack abbiamo scritto molte volte (e Sandro Sardella più di ogni altro) in “bottega”. Ma per molte/i di noi fra i ricordi di tante meraviglie – dette, scritte e fatte, anche contro la piovra fascista – la sua immagine resta legata affettivamente a questi pochi e splendidi versi:
«Smetterò di scrivere e dipingerò soltanto smetterò di dipingere e canterò soltanto smetterò di cantare e me ne starò seduto soltanto smetterò di stare seduto e respirerò soltanto smetterò di respirare e morirò soltanto smetterò di morire e amerò soltanto smetterò di amare e scriverò soltanto» |
(da “Volevo che voi lo sapeste”, traduzione di Raffaella Marzano) |
MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
Qualche piccola precisazione: il testo lo lessi lo scorso anno in una serata dedicata a Jack svoltasi a Varese nell’atelier dello scultore Giorgio Presta. La fotografia di Jack vibrante nel suo sorriso ricco di humour è di
Soheyl Dahi, artista e poeta, editore (Soredove Press in San Francisco) che spesso ha pubblicato preziose plaquette di Hirschman, Ferlinghetti, Leonard Cohen, Neeli Cherkovski, .. ..
Grazie a Sandro e Il manifesto ho potuto conoscere il grande Jack, a cui Sandro ha dedicato una Elegia Discanto, di cui riprendo un passaggio che mi è rimasto nel cuore : ” Tu Comunista Militante Rivoluzionario la tua lotta la tua passione dove l’amore diventa opposizione che vibra di erotismo per una solidarietà universale sogno di un planetario alla riscossa “.