«Contro Comunione e Liberazione»

Un libro di Saverio Tommasi. A seguire un po’ di link

Il meglio (FORSE) del blog-bottega /277…. andando a ritroso nel tempo (*)

 Esce un libro su Comunione e Liberazione di Saverio Tommasi e lui stesso ne parla (con una postilla, o forse un intermezzo, di db)  

Carissime/i, oggi permettetemi un soffio di pubblicità.
Ho scritto un libro, a cui tengo molto, ed è pure uscito. Quando? Pochi giorni fa. E sono felice come un bambino che ha trovato qualcuno che gli ha prodotto la sua idea di caramella.
Il libro si intitola «
Gesù era ricco. Contro Comunione e Liberazione». Un’indagine di tre anni dove c’è molto da piangere e parecchio da ridere. Dai compleanni ciellini ai baroni. Squali e Lupi (Maurizio). Dal Meeting di Rimini al premier Letta.
Se volete organizzare una presentazione scrivetemi: info@saveriotommasi.it
Se volete acquistarlo online andate qui:
http://www.ibs.it/editore/Aliberti/aliberti.html
In ogni caso potete ordinarlo in tutte le librerie italiane. Aliberti Editore. Autore me medesmo.
Ci sentiamo presto, anzi prima.
Saverio Tommasi

 

Postilla (o forse intervallo) di db

Ho sempre detto: pubblicità in blog NO. Ma un libro contro Cl e per di più scritto da super-Saverio è l’eccezione che conferma la regola. Anzi, per far sì che questa pubblicità (indegna) si trasformi in informazione (a tutto campo) ecco di seguito la presentazione e l’indice. Io corro a comprarlo e, appena possibile, lo recensisco. (db)

Ho incontrato Comunione e liberazione

(di Saverio Tommasi)

Conoscevo Comunione e liberazione per sentito dire. Le solite cose che si sentono dire: Cl ruba, Cl è un ammasso di bigotti, Cl è una setta, in Cl sono tutti di destra. Di contro i miei zii partecipavano al Meeting di Rimini tutti gli anni. Brave persone i miei zii di Cl. Però le brave persone si infilano dappertutto, e in un Movimento composto da migliaia di persone due bravi non sono una prova. Così decisi di approfondire le voci, per capire se quelle che sentivo erano dicerie oppure racconti, magari parziali, di una verità più grande.
Su una cosa non avevo dubbi: Cl pendeva a destra. Già da quando frequentavo l’Università sapevo che alle elezioni universitarie si presentavano sempre da soli, con un nome fittizio e in netta contrapposizione con le liste di sinistra, ma una volta eletti all’interno del consiglio di ateneo si accordavano sempre con quelli di destra. Ma davvero la sinistra era estranea a quel mondo? Quale sinistra e fino a dove arrivava, questa presunta estraneità? E le Coop emiliane che sponsorizzavano i meeting?
E poi ancora dubbi. Per esempio: era davvero possibile che quelle belle ragazze che mi sorridevano con il loro banchino fuori dall’università pensassero che gay equivalesse a malato e che “i soldi non sono più lo sterco del diavolo?”
Così ho deciso di studiare il mondo ciellino per due anni, dall’interno. Ho letto libri, frequentato gli ultimi due meeting di Cl, editato due video inchieste e discusso con loro. I ciellini. Credo di averne incontrati più di duecento. Ho raccolto testimonianze di ex aderenti e di giovani volontari, di studenti e di carismatici. E questo libro è il frutto di un’inchiesta il più possibile documentata dalla pratica. Ho confrontato le mie idee con quelle del mondo ciellino, talvolta con veemenza e qualche altra con pietà verso i miei interlocutori, ma sempre con sincerità. Ho ricevuto feedback, testi da leggere e inviti a riunioni, a cui spesso ho partecipato, compreso un invito a cena e una festa di compleanno pomeridiana. Ho fatto il possibile, per cercare di capire. Partivo prevenuto come può partirlo qualcuno che già, prima di cercare le prove, intuisce una strategia, ma quella strategia ho voluto verificarla sul campo, pronto a cambiare, addirittura a ribaltare la mia opinione iniziale e i tanti sentito dire. Non ho mai, mai, cercato prove a una tesi già scritta. Non mi è mai interessato provare qualcosa, ma raccontare qualcosa. Diceva Fellini: «Io non voglio dimostrare niente, io voglio mostrare». Per me è stata più o meno la stessa cosa, con la differenza che io non sono Fellini.
Non faccio parte di altri gruppi religiosi, non sono un integralista cristiano o un anticlericale di professione, non mangio preti a colazione ma non divoro neanche comunisti a pranzo. Io preferisco saziarmi con le pastasciutte al pomodoro e raccontare le storie che vedo e che riesco a documentare. Cl, per esempio.
Durante la mia inchiesta ho cercato un filo, ho cercato di comporre una narrazione attraverso le vicende personali degli uomini e delle donne che ho incontrato, e solo durante questa ricerca ho trovato alcune conferme. Prove. Fatti. Ero partito con qualche idea e nessuna certezza. E sono arrivato ad avere alcune certezze e diverse idee.
Più di ogni altra cosa mi sono stati utili i messaggi di amicizia e disponibilità al confronto che mi sono arrivati dagli esponenti ciellini.

INDICE DEL LIBRO (E A SEGUIRE LA COPERTINA)

Ho incontrato Comunione e liberazione
Cl chi?
Amici e compagni
Come avviene tutto ciò
Università
Meeting
Il ciellino tipo, a mo’ di satira
Perché in Cl?
Movimento culturale o movimento politico
Libertà, sessualità e dintorni
Il potere di Cl all’interno della Chiesa
Vocabolario ciellino-italiano
Un’altra Chiesa
Un prete cazzuto
Il professore e Cl

In “bottega” cfr Il vero volto di Comunione e Liberazione Il )una video-inchiesta di Saverio Tommasi partendo dal meeting-spot annuale di “Comunione e Fatturazione” come parecchi la chiamano) ma anche Cl a nudo e db urlò: viva Mattia Fantinati, Un percorso di letture dentro Cl (di Gian Marco Martignoni), Chi tocca i fili muore – di Mark Adin e Quelle notizie su Cl che… (di Ernesto Milanesi)

(*) Anche quest’anno la “bottega” recupera – nel pieno dell’estate – alcuni vecchi articoli che a rileggerli, anni dopo, ci sembrano interessanti. Il motivo? Un po’ perché 20 mila articoli (appena superati) sono taaaaaaaaaaanti e si rischia di perdere la memoria dei più vecchi. E un po’ perché d’estate qualche collaborazione si liquefà: viva&viva il diritto alle vacanze che – il maledetto Covid permettendo – dovrebbe essere per tutte/i. Vecchi post dunque; recuperati con l’unico criterio di partire dalla coda (ma un po’ alla volta eccoci al 2014) valutando quali possono essere più attuali o spiazzanti. Il “meglio” è sempre soggettivo ma l’idea è soprattutto ritrovare semi, ponti, pensieri, ornitorinchi (cioè stranezze eppur vere) perduti; ove possibile accompagnati dalla bella scrittura, dall’inchiesta ben fatta, dalla riflessione intelligente. Con le firme più varie, con stili assai differenti e con quel misto di serietà e ironia, di rabbia e speranza che – lo speriamo – caratterizza questa blottega, cioè blog-bottega. Verso l’inizio di settembre termineremo questo (forse) “meglio”. Per rivederci la prossima estate. O chissà. [db]

 

 

Redazione
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Un commento

  • CLAUDIO MAZZOLANI

    Mi sa che lo compro. Non è pubblicità ad un libro, è pubblicità all’informazione seria.

    Ottimo.

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