Contro l’autonomia differenziata…

che nega eguali diritti e spacca il paese, firmiamo la proposta di legge di iniziativa popolare.
Appello del Presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Massimo Villone.

 

La crisi sanitaria, economica e sociale derivante dalla pandemia ha posto in immediata evidenza le intollerabili diseguaglianze, accresciute progressivamente nel tempo e aggravate oggi dalla crisi conseguente alla guerra in Ucraina, nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità, il lavoro. Si è segnalata da più parti la necessità di rafforzare il ruolo dello Stato a tutela dell’eguaglianza e dei diritti, con la formulazione e implementazione di politiche pubbliche forti finalizzate a ridurre i divari territoriali e consolidare l’unità del paese.
L’urgenza di una iniziativa così indirizzata è in specie sottolineata dalla necessità di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza secondo le indicazioni e i tempi dati dall’Europa. Mentre una pericolosa spinta in senso contrario si ricava dalle persistenti richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni senza tenere conto delle esigenze di un’Italia unita e solidale. Spinta che potrebbe oggi concretizzarsi con il Governo Meloni, il cui programma prevede l’autonomia differenziata, affidata per l’attuazione al ministro leghista Calderoli.
In questo quadro, il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale propone una legge costituzionale volta alla modifica dell’art. 116, comma 3, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3 della Costituzione.
La scelta di lanciare una raccolta di firme a sostegno della proposta si giustifica per il fatto che una recente modifica del Regolamento del Senato della Repubblica assicura che una Proposta di legge di iniziativa popolare, sostenuta da almeno 50.000 firme come la Costituzione prevede, giunga alla discussione in aula.
Per la raccolta sono concessi sei mesi. Ciò consente di aprire nelle forze politiche e nell’opinione pubblica una discussione sulla autonomia differenziata, fino ad oggi conculcata in trattative per nulla trasparenti tra il governo e singole regioni, e senza il coinvolgimento del Parlamento.
Il Coordinamento per Democrazia Costituzionale organizza la raccolta di firme a sostegno della Proposta di legge con due modalità:
    1) firma on-line attraverso una Piattaforma che consentirà la firma attraverso lo SPID (per firmare si può andare al sito del CDC http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/raccolta-firme-proposta-di-legge/ oppure direttamente al link: https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC)
    2) firma nelle modalità tradizionali su moduli cartacei.
Chiediamo a tutti un impegno particolare per firmare e fare firmare diffondendo ai vostri contatti le informazioni allegate.
La raccolta di firme on-line ha un costo importante che sarà sostenuto dai promotori, ma è fondamentale un vostro contributo per consentire la prosecuzione della raccolta. (Allegato)
E’ un impegno difficile, ma assolutamente possibile, se riusciremo a mobilitare l’interesse delle tante persone che hanno cura della unità della Nazione e della lotta alle diseguaglianze.
Per questo abbiamo bisogno della vostra firma, della vostra partecipazione e del vostro aiuto.
Un caro saluto,
Il Presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale
Massimo Villone
Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

6 commenti

  • Gian Marco Martignoni

    Purtroppo sui moduli cartacei è possibile firmare solo laddove qualche compagno o compagna si è attivato con il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, e quindi li ha depositati, dopo averli fatti vidimare, nel comune di residenza.In provincia di Varese li stiamo raccogliendo nella città capoluogo, a Tradate e Gazzada-Schianno( anche organizzando i tradizionali banchetti nel centro delle città ) . Per questa ragione suggerisco la firma tramite Spid, piuttosto che la mancata adesione ad una proposta di legge di assoluta importanza per contrastare il perverso disegno spacca Italia a firma Roberto Calderoli.Fate girare la notizia ai vostri indirizzi di posta.Un grazie di cuore alla redazione della bottega !

  • La proposta di Villone si concretizza come ipotesi di secessione ridotta, quindi un compromesso politico con il DdL Calderoli, ben visibile tramite la Commissione bipartisan sui LEP

  • Gian Marco Martignoni

    Un conto è la Commissione sui Lep, un conto è la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata come primo firmatario da Massimo Villone.Dove questa proposta si configura come una ” secessione ridotta “, mi piacerebbe saperlo, stante che prevede il rafforzamento del ruolo dello stato..

  • L’Italia è da più di cento anni da una sommatoria di staterelli per ritornarci grazie alla Lega

  • Domenico Stimolo

    Adnkronos
    ADN1620 7 POL 0 DNA POL RLA NAZ

    Autonomia: Comitati No Ad, ‘Ora un unico obiettivo, fermare il ddl Calderoli, è eversivo’
    La portavoce Marina Boscaino, ‘Il Paese è sulla strada della consapevolezza’

    “Uniti su un unico obiettivo, quello di fermare il ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata, indipendentemente dalle differenze specifiche, perché è un disegno eversivo”. Così i Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti. “E’ questo, crediamo, il risultato raggiunto alla fine dell’incontro promosso dalla senatrice Mariolina Castellone, vice presidente del Senato, proprio nel giorno della celebrazione del 75° anniversario della prima seduta del Senato della Repubblica, avvenuta l’8 maggio del 1948”.

    “A gran voce e senza tentennamenti -sostiene Marina Boscaino portavoce dei Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata- è venuto fuori un no esplicito contro ogni aggressione alla Costituzione repubblicana e ai diritti delle cittadine e dei cittadini. E un’altrettanta chiara e netta presa di posizione in difesa della già precaria condizione sociale ed economica che affligge molti di loro, specie al sud Italia. Una posizione espressa sia dal variegato fronte sindacale, con organizzazioni confederali come la Cgil e i sindacati di base, sia dalle tante associazioni della società civile, del volontariato e del mondo della cultura, impegnate quotidianamente su questi temi”.

    “Siamo soddisfatti e ringraziamo alcuni partiti delle opposizioni, come il M5S, esponenti del Pd e della sinistra parlamentare ed extraparlamentare, per aver dato voce alla società civile che ha lanciato loro un appello preciso: “Fate tutto ciò che è in vostro potere, fino all’ostruzionismo, per bloccare questo stravolgimento dei valori e della sostanza stessa della Costituzione repubblicana. Il Paese è sulla strada della consapevolezza”.

    (Rex/Adnkronos)

    ISSN 2465 – 1222
    10-May-2023 19:21

    TAG: Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, Tavolo No Ad, Un unico obiettivo fermare legge Calderoli, Marina Boscaino portavoce

  • Gian Marco Martignoni

    Questa settimana, nonostante che le forze della cosiddetta sinistra ” radicale e comunista” non abbiano fornito un contributo rilevante alla raccolta di firme per la proposta di una legge di iniziativa popolare contro l’Autonomia differenziata ( primo proponente Massimo Villone presidente del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ), sono state consegnate le 65000 firme raccolte, per la stragrande maggioranza tramite i banchetti organizzati su tutti i territori ( solo una parte residuale mediante Spid ).La risposta stizzita di Roberto Calderoli è stata immediata , con tanto di intervista sul Corriere della sera : ” .. la sinistra si metta il cuore in pace , dato che ha perso le elezioni, per cui sino alla prossima legislatura comandiamo noi “. Solo che chi ha firmato lo ha fatto per mettere i bastoni alle ruote sia ai fascio-leghisti, che ai Bonaccini di turno !

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