COSA È LA FANTASCIENZA? – 08

di Mauro Antonio Miglieruolo

Ottava puntata, quella che contiene le due più stimolanti e forse significative: la 37 e la n. 40.
Questa è almeno la mia valutazione. Attendo stime differenti e più circostanziate.

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36) Gli uomini che escono dai muri per lottare contro i giganti del pensiero corrente, resi tali (giganti) dai giganteschi apparati che li sostengono. Pur essendo oscuramente consapevoli dell’inanità di questa lotta, la fantascienza non cessa mai di ingaggiarla.

37) Forma letteraria che nasce come ribellione all’Accademia; che nasce dal Basso sfidando l’Alto; che in grado di conseguire risultati di pari valore e però senza mai dismettere la vocazione a restare nel Basso.

38) Un contenitore che accetta la forma del contenuto. Un contenuto a sua volta plasmato dal contenitore.

39) Volontà di potenza (la potenza tecnologica presente o futura; le potenze evoluzionistiche artificialmente accelerate: i mutanti; le potenze che potrebbero emergere dalle ancora insondabili profondità dello spazio; le gigantesche potenze in funzione nel Cosmo ecc.) intimorita da se stessa; e perciò deprivata dell’arroganza.

40) Offerta di una evasione pensosa e avveduta, utilizzando problematiche materiali tratti dal presente e lavorati (per mezzo della dissimulazione della meraviglia tecnologica) in modo da apparire pure fantasticherie.

Miglieruolo

Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.