Dacca: tra Fermo e Verona

di Giorgio Chelidonio

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Sul dopo massacro di Dacca (LINK 1 e 2), ancora una volta i facitori di opinione di vario livello – “da bar sport” fino ai talk show televisivi – aizzano le folle (e i folli): i livelli di aizzamento si nutrono, come sempre, di maggiore o minore carica a seconda che le vittime siano “i nostri” o “gli altri”.
Quindi i 9 italiani barbaramente trucidati per odio (religioso, politico, sociale cioè comunque nutrito da un’ideologia) vengono forniti ai proclami dei facitori suddetti. Senza mai – o quasi- ricordare le 1119 vittime bengalesi travolte 3 anni fa dal crollo del Rana Plaza (LINK 3). Caratterizzati da ricorrente lobotomizzazione della memoria, figuriamoci se nei loro proclami ricordano i 15.000 morti di Bhopal (LINK 4) che oltretutto erano indiani e non bengalesi. Questa spirale, articolata fra macro e micro, può così continuare a riprodursi ovunque, in varie modalità e misure: “homo hominis lupus” ripropone la violenza con mezzo di affermazione, la cui radice emerge sia dal vuoto delle idee del tifo – politico, calcistico etc – e dai sorrisi di autocompiacemento (LINK 5) con cui gli attentatori di Dacca hanno comunicato al mondo la loro bestialità.
In assenza dell’esercizio collettivo della memoria, il populismo continua a condurre per mano – cartacea come quella dei vari fogliacci “sportivi”, televisuale o solo sproloquiante – le masse italiote o “trumpettare” (LINK 6). La mia mente, invece, stamattina ha “linkato” (cioè connesso) Dacca con la marchigiana Fermo dove, con l’aggravante dei soliti futili motivi, la solita violenza si è incarnata in due tifosi che hanno ammazzato un rifugiato un rifugiato nigeriano (LINK7): è la stessa futile bestialità che nel 2008 si manifestò a Verona con il pestaggio mortale di Nicola Tommasoli, “colpevole” per i “bravi ragazzi” che lo aggredirono di aver negato, loro, pare, una sigaretta (LINK 8 e 9).
Mi fermo qui, ma nella mia mente torna a risuonare la voce e la musica di Francesco Guccini: era il 1964 (LINK 10). Riascoltiamolo e facciamolo riascoltare (LINK 11).

  1. https://www.labottegadelbarbieri.org/su-dacca/
  2. https://www.labottegadelbarbieri.org/su-dacca-secondo-post/

3 http://www.internazionale.it/tag/rana-plaza

4 https://it.wikipedia.org/wiki/Bhopal#L.27incidente_del_1984

5) http://it.radiovaticana.va/news/2016/07/03/stragedacca_gli_attentatori_ragazzi_di_buona_famiglia_/1241751

6) neologismo mediatico fra il noto tycoon Donald, il cui cognome pare sia traducibile con ”briscola”, ma che a me ricorda il “trumpet”, cioè “tromba”, quella citata da un antico proverbio “quando sventola la bandiera, il cervello va nella tromba”

7) http://www.corriere.it/cronache/16_luglio_06/fermo-reagisce-insulti-razzisti-nigeriano-massacrato-coma-irreversibile-e69a92be-4393-11e6-831b-0b63011f1840.shtml

8) http://www.larena.it/home/omicidio-tommasoli-i-cinque-tutti-colpevoli-1.3183728

9) http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/cronaca/pestaggio-verona/due-fermati/due-fermati.html

10) http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2016/03/07/news/guccini-134968461/

  1. https://www.youtube.com/watch?v=GaR_1K2uGUs

http://www.corriere.it/cronache/16_luglio_06/fermo-reagisce-insulti-razzisti-nigeriano-massacrato-coma-irreversibile-e69a92be-4393-11e6-831b-0b63011f1840.shtml

NELL’IMMAGINE una foto ripresa dall’agenzia Ansa con Emmanuel Chidi Namdi e sua moglie Chimiary. Nel riquadro, Amedeo Mancini, fermato per “omicidio preterintenzionale.

Giorgio Chelidonio

2 commenti

  • GiorgIo Chelidonio

    L’assassino (preteritenzione o meno) è (con incomprensibile ritardo!) finalmente In galera.
    Merita l’ergastolo? Ci penseranno il giudici. Ma se fosse praticabile, auspicherei anche solo il minimo della pena previsto ma da scontare nelle carceri nigeriane, anche parzialmente ai servizi sociali (dopo 10 di buona condotta)!!

  • Caro Giorgio,
    E’ inutile che ti dica che condivido interamente il tuo pensiero.
    Non avendo il tuo indirizzo di mail, approfitto di questa sede per unirti un link che credo ti interesserà.
    Poi mi farai sapere.
    Ciao
    Leone

    http://www.nature.com/articles/srep29144

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