De Pascale, i pini e la democrazia in Emilia-RoTAGLIA
di Ipazzia (*) e «Uniti possiamo»
Il presidente dell’Emilia Romagna, De Pascale – precipitatosi a Lido di Savio dopo e la figuraccia internazionale dell’abbattimento di pini ombrosi e sani, che davano refrigerio ai turisti e negozianti nel viale principale – ha ribadito che vanno abbattuti tutti, che le vecchie alberature vanno tolte e “rigenerate” e, infine, che «CHI HA VINTO LE ELEZIONI DECIDE».
Nel restare basiti da tanta arroganza (ci viene ricordato che anche il sindaco di Imola vuole fortissimamente abbattere TUTTI i pini, per non essere da meno), vorremmo sommessamente ricordare che chi vince le elezioni non viene investito di un potere assoluto di fare quello che gli pare e quindi i cittadini ZITTI! Avrebbe invece il compito di amministrare nell’interesse generale e in modo imparziale, questo SEMPRE AL SERVIZIO dei cittadini, che continuano a godere dei diritti democratici anche DOPO il voto e le elezioni.
Per la considerazione che queste amministrazioni hanno delle minoranze – in effetti costantemente schiacciate e inascoltate, nonché della partecipazione dei cittadini tutti, che va bene solo quando ratifica decisioni già prese, con quell’atteggiamento che il buon Sala pare esemplarmente testimoniare proprio in questi giorni – sembra che i nostri amministratori siano vittime di un clamoroso EQUIVOCO sul loro ruolo.
Ma noi torneremo a spiegarlo finché non lo capiranno.
NB /1: diversi quotati agronomi, magari non in conflitto di interessi per ottenere contratti e appalti, sostengono che i pini non sono pericolosi, anzi tengono benissimo anche in terreni impervi e rocciosi. Diventano pericolosi se gestiti male e con interventi inappropriati, come ad esempio con prove di trazione che li destabilizzano e una asfaltatura intorno al fusto.
NB/2 … visto che gli incidenti automobilistici creano moltissime più vittime degli alberi, De Pascale ci manderà a piedi?
(*) Torna in “bottega” Ipazzia: con due z ma il rimando a Ipazia (vedi Il genio di Ipazia, il genio delle donne) è evidente.
In “bottega” teniamo sempre per le foreste (molto ne abbiamo scritto) come per … i singoli alberi. Per un minimo di memoria storica vi consigliamo Abbracciare gli alberi per salvare il mondo – Il 26 marzo 1974 (ri)nasce in India il movimento Chipko – e il dossier Alberi (del gennaio 2021) con testi, immagini e video con gli abbracci di Yang Han, Frédérick Back, Guido Ceronetti, Laura Conti, Jean Giono, Sebastião Salgado, Francesco Guccini, Paolo Capodacqua, Malek Basil; in coda i link ad altri nostri articoli in tema apparsi negli anni.
Fra le lotte che abbiamo seguito e sostenuto quella di CESENA: Cesena, oltre5mila firme pro-alberi, Cesena/alberi: prima abbattere e poi pensare? , Alberi: annullare il referendum truffa di Cesena, Cesena, AAA: altri alberi assassinati ma anche un articolo arrabbiato come Cesena: e io dico «PORC*/%**zzzzzz»