Dopo il covid aumenta la corruzione nella Ue

di Gianluca Cicinelli

Foto di Steve Buissinne da Pixabay

Due terzi dei cittadini europei sono convinti che la corruzione sia un problema del loro Paese, aggravato dalla pandemia da covid. Lo rivela il Barometro della Corruzione Globale, curato da Transparency International, basato su 40 mila interviste a cittadini dell’Unione Europea, per un terzo convinti anche che la corruzione abbia subito un significativo aumento negli ultimi 12 mesi, in particolare lo ritiene il 34% degli italiani. Il campo centrale per lo sviluppa la corruzione, secondo gli intervistati, è la sanità. E nell’anno in cui il tentativo di contrasto al covid è diventato l’intervento centrale dei governi il 6% del campione denuncia di aver pagato una tangente per l’assistenza sanitaria e il 29% di aver fatto ricorso a conoscenze personali e amicizie per accedere all’assistenza sanitaria. Un dato a dir poco inquietante, unito alla considerazione che la maggior parte degli intervistati ritiene che il proprio governo non abbia agito in maniera trasparente nella gestione della pandemia.

Foto di Wilfried Pohnke da Pixabay

 

Quello della corruzione è un tema caldo che richiama l’avvertimento partito nell’aprile scorso dal Greco, l’organismo anticorruzione del Consiglio d’Europa, che nel rapporto 2020 ha bacchettato gli stati della Ue per la scarsa trasparenza e per aver ignorato nel 40% dei casi gli avvertimenti del Greco stesso. Nel mirino le grandi somme di denaro che vengono sborsate rapidamente a causa del covid e gli appalti pubblici su larga scala a fronte di un numero insufficiente di vaccini. Elementi questi che sono accompagnati dai tentativi dei poteri esecutivi di “far deragliare l’indipendenza giudiziaria”. Un quadro che contraddice senza equivoci l’immagine di un’Unione Europea baluardo d’integrità e di giustizia. In questo quadro assume particolare rilievo l’avvio della Procura Europea, non tutti i Paesi dell’Unione hanno aderito, guidata dall’ex procuratore anticorruzione rumeno Laura Codruta Kövesi che avrà il diritto di indagare e perseguire i crimini negli Stati membri partecipanti indipendentemente dalle autorità nazionali.

Laura Codruta Kövesi

Il Barometro della Corruzione Globale sulla corruzione sanitaria tiene però a sottolineare che le conseguenze della corruzione in sanità riguardano la perdita di vite umane e non soltanto la violazione della legge. La Ong Transparency ha esaminato anche altre aree di corruzione, in particolare i legami tra affari e politica, scoprendo che in media il 53% del campione europeo ritiene che il proprio governo sia controllato da interessi privati. Ne sono convinti in massa gli sloveni con il 70% degli intervistati, bulgari e ciprioti ma anche l’Italia non scherza e questa è l’opinione del 50% del campione. Al contrario svedesi, danesi e finlandesi non ritengono che nel loro Paese ci sia questo problema. Alla richiesta d’indicare le categorie più corrotte gli intervistati di tutti gli Stati non hanno esitazioni nell’indicare i membri del proprio parlamento, seguiti da dirigenti d’azienda, banchieri e funzionari del governo nazionale, compresi quelli dell’ufficio del presidente e del Primo Ministro.

paying euros

In merito al rapporto tra politica e affari più della metà degli intervistati pensa che le grandi aziende spesso evitino di pagare le tasse e che le tangenti e le connessioni personali siano comunemente usate dalle aziende per assicurarsi i contratti. Solo il 21% degli europei pensa che i funzionari corrotti vengano adeguatamente puniti. Per Michiel van Hulten, direttore di Transparency International EU, “Questi risultati dovrebbero essere un campanello d’allarme sia per i governi nazionali, che per le istituzioni europee. La corruzione sta minando la fiducia pubblica e i politici devono ascoltare le preoccupazioni del pubblico”. La sua proposta è di aumentare la trasparenza delle lobby a livello europeo e nazionale e affrontare l’evasione fiscale. A questo, aggiunge la carenza di leggi nella Ue per proteggere gli informatori e combattere il riciclaggio di denaro, a cui dovrebbero porre rimedio immediato gli Stati membri.

Foto di Markus Winkler da Pixabay

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