Fornero peggio di Sacconi?

Fornero peggio di Sacconi?

Molto peggio.
Sembra impossibile, ma è così: il peggior ministro del lavoro della Repubblica. Sacconi lasciato dietro senza fatica. Lui cercava un po’ dissimulare, ambiva nascondersi, attenuava per poterci riuscire. Fornero no, va giù pesante, con tutta l’arroganza che la sicurezza dell’impunita gli fornisce. Impunità per avere alle spalle i “poteri forti” della tecnocrazia europea, guardia pretoriana della speculazione mondiale; e i poteri deboli dei partiti italiani,


in prima fila il più asservito, il Partito Democratico. Senza la sudditanza politica, ideologica e psicologica di Bersani & C questo governo non oserebbe tutto quello che osa.
Leggevo sul Fatto Quotidiano, in fondo a un articolo sulle trattative, la stigmatizzazione dei comportamenti del governo. Non dovrebbe, secondo l’estensore, rompere con i lavoratori, suoi naturali alleati.
Ma se questo governo non ha fatto altro che mazzolarli, sin dall’inizio! Se è nato proprio allo scopo: infliggere un duro colpo, un colpo epocale alla sinistra e preparare uno spostamento di tutto l’asse politico, tale da far diventare la destra arbitra per altri decenni ancora della vita pubblica italiana!
La sfacciataggine degli attuali governanti è pari solo alla loro ipocrisia. Piangono e fottono. Piangono in pubblico e fottono in pubblico e privato. Non esiste uno straccio di ragione perché le protezioni contro gli abusi padronali fornita, per altro blandamente, dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori debbano essere ridotte o annullate, eppure proprio sull’articolo 18 il ministro è disposto a scatenare la sua battaglia contro le forze sociali. Sicuro com’è, probabilmente, che a parte la CGIL, gli altri si limiteranno a sollevare clamori, ma nulla di sostanziale intraprenderanno per fargli ringoiare la tracotanza.
E pensare che il governo, sentina di menzogne, aveva esordito con il discorso del rigore ma anche dell’equità! È equità patrocinare gli ingiusti licenziamenti? È equità esitare su tutti i provvedimenti sgraditi alla destra? E non esitare su quelli che colpiscono il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati? Ma di quale governo dalla faccia pulita andate cianciando, venditori di fumo della stampa di regime! Quale miglioramento rispetto al governo Berlusconi riuscite a vedere voi che protestate per gli articoli indignati che non smetto di pubblicare contro il sempre più detestabile Monti? Più sporca di quella che hanno, facce toste senza pari, nascosti dietro i loro fasulli tecnicismi, sempre pronti a rinviare continuamente i provvedimenti per far pagare l’ICI anche al vaticano e non dare un’accelerata sugli accordi con la Svizzera! Accordi necessari per ottenere qualcosa dai speculatori che hanno messo al sicuro i loro capitali all’estero. No, davvero, peggio di questo governo non so immaginare. Uno dei colonnelli, ecco, questo sì potrebbe fare peggio…
Il bello (il più brutto, quello che più fa indignare) sono le scuse puerili che oppongono ai loro continui rinvii delle misure che potrebbero nuocere ai padroni del vapore. Quella sui capitali in Svizzera farebbe ridere, non facesse subito, appena udita, piangere. Viene rinviata perché bisogna studiare, potrebbe sembrare un provvedimento a favore degli evasori. Far pagare per la prima volta a costoro “solo” un 20-25%, potrebbe dunque esporre alla critica di star varando un condono (certo, se non li si pagare nulla, invece condono non è: è suicidio)! Ignorando (sono dunque ignoranti?) che in un paese abituato ai condoni del 10% questo sarebbe già un bel progresso, del quale ben pochi tra i lavoratori si dorrebbero. Dunque, quando si tratta dei ceti abbienti ci si pensa cento volte (cosa aspettarsi altro da un governo di milionari?); quando invece si tratta di tagli alle pensioni (taglieggiate già numerose altre volte) e quelli ai diritti dei lavoratori ci si va giù pesante e senza esitare.
Mi si dice costoro però non organizzano orge, non chiedono licenza di delinquere, non giocano allo sfascio delle istituzioni. E per questo io dovrei lasciarmi sfilare il portafogli? Veder abolito ogni diritto, ogni garanzia? Lasciarmi menare per il naso da questi parvenu della politica che molto rapidamente ne stanno assumendo i vizi e la vocazione antipopolare?
Sono un pervertito, lo so. Penso che finita la cura del governo Monti, i ceti popolari (del quale armai fanno parte anche i ceti medi), saranno tanto stremati che non baderanno più alle leggi, all’etica o a quisquilie come la Costituzione.
Non hanno avuto possibilità di difendere se stessi, i propri interessi materiali, i problemi della sopravvivenza giorno per giorno: come, dove troveranno le forze per difendere obiettivi prezioso, ma astratti rispetto i bisogni immediati come quelli inerenti la legalità e la democrazia?
Cioè, quel che i poteri forti esattamente si propongono di ottenere.
Mauro Antonio Miglieruolo

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

  • 240 mostri extraterrestri della Bilderberg Bank:basterebbe ammazzarli tutti e Terra Madre nella sua PACE immensa ci perdonera’ e ringraziera’. CHE BRUCINO BANCHE BORSE E L’EQUITALIA PERCHè MILLE PICCOLI FUOCHI CI DONINO FINALMENTE UNA NOTTE DI PACE (Luis Sepulveda lettera a babbo natale dicembre 2010). CiAo MAM, sto leggendo… ma son giorni di guerra…mercoledi da Valerio Verbano…domani alla NOTAV…il 9 marzo…un’altro 15 ottobre?

  • leggi con calma,
    con calma tutto il resto
    la battaglia è lunga
    le spiacevolezze tante
    siamo nelle mani di vampiri
    travestiti da esseri umani
    stringere i denti e resistere resistere resistere
    tenendo sempre presenti i rapporti di forza…
    mai dimenticarsi dei rapporti di forza!

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