Fratelli siam(co)esi-37
Una volta 5, un’altra 4, poi 7, poi 4: Energu non ama la monotonia. E io sono in difficoltà a parlare di lui (37 volte son tante) senza entrare nel merito delle vigne-tte: non si riassume un’emozione, un sussulto o una sbornia. Anche perché quando ho sbagliato – il mio famigerato «E se domani» attribuito nientepopodimeno che a Ornella Vanoni… o era «Se perdo te»? – mi dicono ambienti d’alto bordo che si è indignato pure Paolo Limiti (ministro della Pubblica Istruzione, mi pare). Mi hanno anche scritto per chiedermi se «Se bruciasse la città» di Ranieri (ma no, lo so che era l’Equipe 84) fosse l’inno dei pompieri, se «Non ho l’età» era il ritornello per vendere un simil-Viagra, se «Una lacrima sul viso» è una nuova rubrica di Quark sulle cipolle come antidoto (o coadiuvante?) al liberismo. Robe così.
Dunque non mi sbilancio e vi dico solo i titoli d’oggi del vignaiolo: Grecia (se non sapete chi erano i fratelli De Rege e/o Walter Chiari…. chiedete a chi è più anziano); Egitto; la coppia Geronzi-D’Alema; primarie con papi; primarie con Pd (occhio alla scritta in piccolo); infine… ah no erano solo 5. Ma talmente piene che mi son parse i 7 samurai, una sporca dozzina o la carica dei 101.
Ci vediamo sabato prossimo: io ripasso le canzoni “della nostra storia” ed Energu è lì, al solito su massimo.ruggeri.k1pj@alice.it, e andrà avanti così… profezie Maya permettendo. (db)
UNO
DUE
TRE
QUATTRO
CINQUE