Il governo Meloni vara la “carta acquisti” per i poveri che esclude i poveri

redazione Diogene*

by romano41

Il governo italiano ha annunciato l’introduzione della “carta acquisti”, una misura che avrebbe dovuto permettere alle famiglie a basso reddito di accedere a una quota di spesa destinata all’acquisto di beni di prima necessità. In realtà oltre a essere una misura di carità e non di assistenza esclude più poveri di quanti ne abbiano effettivamente bisogno.

La “carta acquisti” potrà essere utilizzata per l’acquisto di prodotti alimentari, farmaceutici e per l’igiene personale in negozi convenzionati. La somma disponibile sulla carta varierà a seconda della composizione del nucleo familiare e potrà essere utilizzata una sola volta al mese.

C’è un “piccolo” problema però: dalla misura sono escluse le persone che già beneficiano di altre forme di assistenza, come il reddito di cittadinanza o le pensioni di invalidità. Un’esclusione ingiusta che penalizza le famiglie che hanno comunque difficoltà ad arrivare a fine mese nonostante le forme di assistenza già ricevute.

Inoltre, la “carta acquisti” è una goccia nel mare, una soluzione temporanea, oltre che insufficiente, al problema della povertà, che richiede invece politiche a lungo termine per combattere l’esclusione sociale e la disuguaglianza.

L’esclusione è ingiusta perché ci sono molte famiglie che, pur beneficiando di altre forme di assistenza, hanno comunque difficoltà ad arrivare a fine mese. Inoltre, la “carta acquisti” non risolve certo il problema alla radice, ma è solo un modo per tamponare la situazione temporaneamente.

Il decreto è stato firmato dai ministri dell’agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) e dell’economia, dovrebbe diventare in tutto e per tutto operativo a partire da luglio 2023. La misura fa parte di quel fondo da mezzo miliardo previsto dalla legge di bilancio 2023.

Inoltre ci sono limiti molto rigidi su cosa si può comprare con la carta acquisti: nessun tipo di bevanda alcolica, ad esempio. Sarà utilizzabile in qualsiasi negozio che vende alimentari, ma gli esercizi commerciali dovranno stipulare una convenzione tramite domanda telematica col ministero.

Le carte acquisti saranno nominative e operative da luglio 2023. Chi non farà i primi acquisti entro il 15 settembre decadrà dal beneficio, che in quel caso sarà assegnato ad altri nuclei, non si sa bene in base a quale criterio di “graduatoria”.

Dalla carta acquisti sono esclusi coloro che percepiscono: reddito di cittadinanza, reddito di inclusione,
qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà, NASPI e DIS-COLL, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni,
qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

*diogeneonline.info 

ciuoti

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