In memoria di Gianfranco Pala

La sua compagna, Carla Filosa, ne ricorda l’impegno politico e culturale.

 

Gianfranco Pala era nato il 18.12.1940 ed è morto il 14.11.2023. Già docente di Economia Matematica e Economia Politica presso la Sapienza (Università di Roma) è stato fondatore dell’Associazione marxista Contraddizione, che ha dato luogo alla rivista dello stesso nome, dal 1987 al 2015, conclusa solo per esaurimento delle forze necessarie. Ha lasciato un patrimonio di libri ed articoli su varie tematiche analizzate sulla base rigorosa delle analisi marxiane, in parte interne alla suddetta rivista, in parte pubblicate con editori vari, anche a livello internazionale. Per chi fosse interessato, numerose pubblicazioni sono rintracciabili sul sito internet  gianfrancopala.altervista.org/.
L’articolo in questione, “All’operaio non far sapere”, scritto per la rivista Invarianti nel 1994, ha preso in considerazione l’attività svolta da R. Panzieri in merito all’ “Inchiesta operaia”. Nonostante il divario temporale, e pertanto i riferimenti storici menzionati, l’analisi tocca approfonditamente moltissimi aspetti della nostra attualità, e soprattutto indica un metodo rigoroso nel concepire ed affrontare il rapporto capitale/lavoro fondato sullo sfruttamento, all’interno del mercato mondiale. L’inanità politica e sindacale del nostro presente può essere quindi confrontata con i princìpi dell’analisi di Marx, definita obsoleta e mandata al macero dalla ideologizzazione dominante del frazionamento borghese, che altrimenti potrebbe temere di vedersi sottratto il potere di comando sul lavoro e la società tutta.
Si ripropone quindi la pubblicazione di questo articolo non solo in memoria del compagno Gianfranco Pala, ma soprattutto per la memoria, quasi scomparsa o diventata ormai incomprensibile, delle analisi necessarie alla formazione delle coscienze sulle proprie condizioni oggettive di vita, che incanalano sempre più verso il basso le differenze sociali delle classi subalterne, rese ricattabili e inermi.
Redazione
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Un commento

  • Gian Marco Martignoni

    Era il lontano 1987 quando trovandomi per la Fillea-Cgil a Roma per il contratto del cemento , feci un salto alla Feltrinelli, dove acquistai uno dei primi numeri della rivista ” La contraddizione “- bimestrale di marxismo, che poi in abbonamento ho seguito, anche collaborandovi, sino al numero 150.Quante cose ho appreso seguendo la rivista, a partire dai saggi i di Gianfranco, Carla ed altri intellettuali di spessore. Se la sinistra radicale e comunista è regredita ai livelli che sappiamo, ciò è a mio avviso avvenuto anche per la mancanza di un serio approfondimento del pensiero marxista, che invece La contraddizione si è sforzata controcorrente di veicolare in tutte le forme possibili. Infine, voglio ricordare il ciclo di conferenze che con altri compagni e compagni organizzammo nel 1994 in provincia di Varese, e quindi l ‘incontro positivo per lo sviluppo di un dibattito a trecentosessanta gradi anchee con Carla e Gianfranco.

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