Lucian Freud: il pittore della scossa elettrica
Lella Di Marco racconta l’arte e la pazzia del nipote di Sigmund
LUCIAN FREUD (Berlino, 8 dicembre 1922 – Londra, 20 luglio 2011) è stato un pittore tedesco, naturalizzato britannico, nipote di Sigmund Freud
ANARCHICO COMPLESSO POLARIZZANTE DOMINATORE
MOLTI SONO PAZZI PER LUI A LONDRA CHE STA FESTEGGIANDO IL CENTENARIO DELLA NASCITA CON OTTO MOSTRE SEMPRE AFFOLLATISSIME E IMPERDIBILI
Il suo lavoro pittorico è indescrivibile, vanno soltanto capiti il percorso che lo porta a tanto a cominciare dalla sua storia familiare personale, origini ebree persecuzioni razziali, essere scampato allo sterminio nazista, unico superstite dei successori dell’inventore della psicoanalisi.
Sembra che le mostre attualmente visibili a Londra producano nei visitatori lo stesso effetto espresso, a suo tempo, da una modella: «stare con Lucian Freud è come mettere il dito in una presa elettrica e assorbire tutta la corrente per mezz’ora». E infatti ELETTRIZZANTE è il termine che suscitano le sue pitture.
Molte sono le iniziative culturali attualmente legate alle mostre: le rassegne sulle connessioni familiari e le quattro sorelle uccise dai nazisti; o la kermesse sulla sua vita geniale e incontrollabile cpn decine di relazioni amorose e innumerevoli figli di cui forse lui stesso ignorava l’esistenza. Nel corso di quasi 70 anni di vita ha ritratto, se stesso, monarchi, familiari, artisti, vip e potenti, icone gay, imprenditori, operai…
Cambiano le pennellate nel corso del tempo, ma dai suoi primi dipinti già, in lui, si vede l’ossessione per i dettagli e per lo sfondo, come se l’oggetto da dipingere fosse steso sul lettino dell’analista e lui – Freud pittore – volesse ritrarlo penetrando nell’inconscio con la teoria inventata dal nonno. Per dipingere l’invisibile. Nel rappresentare ad esempio fiori che stanno appassendo, li dipinge come fossero esseri umani, con il senso della morte, della fine della vita, con il dolore e il rimpianto per l’abbandono del non vissuto. Lucian Freud riesce a sfidare ogni limite; naturale, viscerale, sessuale, sociale, senza scendere mai nel volgare o nella bestialità. E’ eretico ma venerabile.
“ STUPIRE DISTURBARE SEDURRE CONVINCERE “
Ecco la sua poetica di artista ma anche pratica esistenziale. Per noi potrebbe essere sovversiva indicazione per una pedagogia diversa: attiva educante per capire se stessi e il mondo vivendo da persone libere.
Con i festeggiamenti per il nipote pittore ritorna “alle cronache” anche il nonno che “inventò” la psicoanalisi, nel momento storico in cui sembra nullificato, criticato ferocemente e superato da se stesso, dopo il viaggio in Grecia e il suo spaesamento alla vista dello splendore del Partenone ad Atene. Sembra che, di fronte a quella perfezione stilistica e a quel clima da felice eternità greca, sia stato invaso da una strana sindrome DI SMARRIMENTO e perdita di coscienza , senso della negazione della trappola di Edipo E SCOPERTA DEL DESIDERIO SESSUALE …
A quanto pare, in quel periodo si era innamorato e finalmente aveva provato l’orgasmo, riuscendo ad allontanarsi dalla sua angusta e deprimente cameretta con vista su un muro grigio. In lui una mutazione profonda: e così riaffiora ancora la mitologia greca con EROS (pulsione di vita) che vince sempre NELLA LOTTA CON THANATOS (istinto alla morte-autodistruzione).
PS: ringrazio la ricercatrice e docente di storia Paola Barbuzzi, residente a Londra, che mi ha fornito anche i seguenti link:
www.nytimes.com/2022/11/01/arts/design/lucian-freud-national-gallery-london.html
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MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.
Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.
La redazione – abbastanza ballerina – della bottega