Ore 9, lezioni di verità – 05

La conservazione del potere
di Alessandra Daniele

***
03FutureSoldiers– Qui non troveremo niente – disse Gerda, entrando nel bunker diroccato.
– Ma dobbiamo trovare qualcosa! – piagnucolò White, fermo sulla soglia.
– Se hai così tanta fame, tagliati un piede e mangiatelo! – ringhiò Salas, spingendolo avanti
Gerda si guardò attorno, calciando alla rinfusa macerie incrostate di ferraglia. Poi si fermò.
– Ehi, un momento. Forse questo posto non è ancora completamente morto.
Indicò un pannello di controllo seminascosto che sembrava ancora attivo.
Salas si grattò la barba spelacchiata.
– E’ possibile che un generatore sotterraneo abbia mantenuto attivo il computer ausiliario..
White sferrò un pugno a una poltroncina girevole sventrata, che prese a vorticare cigolando.
– Vuoi dire che questo merdoso bunker è sopravvissuto da solo a tre quarti dell’umanità?!
– E non è per questo che sono state inventate le armi batteriologiche? – sogghignò Gerda. – Sterminare i parassiti umani, lasciando intatti i preziosi macchinari!…
– Già – annuì Salas, e fermò il moto sgangherato della poltroncina con un colpo di fucile.
White gli scosse freneticamente il braccio – Se ha ancora un computer di controllo funzionante, magari questo bunker non è stato ancora saccheggiato, magari dietro quel pannello c’è ancora una dispensa bella piena!… – farfugliò con gli occhi spiritati.
– Per attivare quel coso però ci vorrebbe il codice…- obbiettò Gerda.
Salas diede un’occhiata al pannello. Poi lo fece esplodere con una fucilata. Al barrito lamentoso d’una sirena d’allarme sfiatata, metà della parete retrostante cominciò a scorrere, e si aprì su un bizzarro colonnato metallico. Una voce computerizzata annunciò : «Il dispositivo di controllo del bunker presidenziale d’emergenza è stato danneggiato. La stasi medica del premier e del suo staff nelle capsule isolanti potrebbe essere stata interrotta. Attenzione! Aprire le capsule e risvegliare i pazienti solo se il periodo di virulenza programmato per il batterio K-116 sui nemici della nazione è terminato, e il premier e il suo staff sono ormai al sicuro da qualunque pericolo di contagio. Altrimenti ripristinare la stasi.»
Salas, White e Gerda si avvicinarono ai grandi cilindri metallici. Si accorsero delle finestrelle opacizzate che lasciavano trasparire all’interno volti distesi da un sonno profondo.
Salas stirò le labbra screpolate in un sorriso. – Benissimo – disse – abbiamo trovato la dispensa.

***

Sì, è proprio così. Le crudeltà del potere si rivolgeranno contro chi le pone in atto e gli espropriatori saranno espropriati. Apologo crudele, che sa di vendetta, ma che descrive bene la barbarie che potrebbe imporsi se PRIMA del suo avvento non riusciremo a fermarli.

Mauro Antonio Miglieruolo

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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