Pena di morte: orrori fra Usa e Nigeria

Due testi e un appello ripresi dal «Foglio di collegamento del Comitato Paul Rougeau»; a seguire la presentazione e il sommario del numero 274

la camera della morte federale nel carcere di Terre Haute

 

LA MACCHINA DELLA MORTE FEDERALE APPARE INARRESTABILE

Entro settembre, con tutta probabilità, il numero dei condannati messi a morte quest’anno nella giurisdizione federale degli Stati Uniti d’America salirà da 5 a 7.

Dopo le esecuzioni in ambito federale di cui abbiamo riferito in questo Foglio di Collegamento e nel precedente, il Procuratore Generale degli Stati Uniti, William P. Barr, il 1° settembre ha chiesto al Dipartimento delle Carceri Federali di fissare la data di esecuzione per William Emmett LeCroy, che fu condannato a morte in Georgia per l’omicidio di un’infermiera trentenne, Joann Lee Tiesler. Il Dipartimento ha fissato pertanto la data di esecuzione di LeCroy per il 22 settembre.

William LeCroy fu rilasciato in libertà vigilata dopo aver scontato 10 anni di detenzione per vari reati, tra i quali aggressione aggravata, rapina, molestie e stupro di minorenni. Quando fu rilasciato decise di fuggire dal paese. Per fare ciò irruppe nell’abitazione di Joann Lee Tiesler, attese che la donna rientrasse, poi la aggredì, la legò, la stuprò e la strangolò con un cavo elettrico. Infine si impossessò della sua auto e fuggì verso il confine canadese, dove fu arrestato. La giuria lo condannò a morte all’unanimità nel marzo del 2004. Tutti i suoi appelli sono stati respinti e la condanna a morte è stata sempre riconfermata. Ovviamente si tratta di un individuo che ha commesso un crimine orrendo, ma, come ogni altro criminale, non era necessario ucciderlo per renderlo inoffensivo.

Le autorità federali hanno inoltre fissato per il 24 settembre la data di esecuzione di Christopher Andre Vialva, ora quarantenne, ex membro di una gang, che nel 2000 fu condannato a morte per aver assassinato i coniugi Todd e Stacey Bagley, che provenivano dall’Iowa ed erano in visita nella cittadina di Killeen in Texas. Stavano usando un telefono a gettoni in un grande magazzino, quando Vialva con cinque altri ragazzi li avvicinò e chiese loro un passaggio.

Dopo la partenza Vialva estrasse una pistola e costrinse i coniugi ad entrare nel baule della loro auto. I giovani delinquenti andarono in giro per ore con l’auto cercando di utilizzare le carte di credito della coppia e di impegnare la fede nuziale di Stacey Bagley.

In questo tempo, secondo la testimonianza dei complici di Vialva, Stacey citò brani della Bibbia ai giovani, supplicandoli di risparmiare lei e il marito. Vialva portò l’auto in un luogo isolato, sparò ai coniugi e diede fuoco alla macchina.

Brandon Bernard, uno degli altri coimputati in questo crimine assurdo, nonché l’unico altro maggiorenne all’epoca del delitto, fu pure condannato a morte. La data della sua esecuzione non è ancora stata fissata.

Gli altri quattro ragazzi coinvolti, che all’epoca avevano da quindici a diciassette anni e che non commisero materialmente il duplice omicidio, ricevettero condanne minori, dai 5 ai 20 anni. Se si pensa che anche Vialva e Bernard avevano comunque rispettivamente 20 e 19 anni, si può ben immaginare che anch’essi non fossero del tutto maturi e consapevoli della gravità del loro operato. Come già detto in altri casi, il cervello umano continua a svilupparsi fin verso i 21 anni di età. Ma naturalmente la furia vendicativa dell’amministrazione Trump non prende in considerazione alcuna attenuante, pur di portare a termine il maggior numero possibile di uccisioni federali.

LeCroy e Vialva riceveranno l’iniezione letale nel carcere federale di Terre Haute nell’Indiana; attualmente in tale carcere sono detenuti 58 uomini e una donna condannati a morte.

CONDANNATO A MORTE IN NIGERIA PER BLASFEMIA

In Nigeria Sharif-Aminu, un giovane autore di canzoni, accusato di aver scritto e cantato una canzone blasfema, rischia di essere messo a morte a furor di popolo.

Le condanne a morte sono rare negli stati del nord della Nigeria, dove la legge islamica della Sharia viene applicata insieme alla legge laica.

La recente condanna a morte per impiccagione di un cantante di 22 anni ha acceso un dibattito emotivo nella nazione dell’Africa occidentale. Il 10 agosto un tribunale della Sharia nella zona di Hausawa Filin Hockey dello stato di Kano ha sentenziato che il 22-enne Yahaya Sharif-Aminu  deve morire impiccato perché reo di blasfemia avendo fatto circolare a marzo, tramite WhatsApp, una canzone che elogiava un imam al punto di elevarlo al disopra del profeta Maometto.

La canzone era stata considerata del tutto accettabile da alcuni compagni di Yahaya Sharif-Aminu, seguaci come lui della confraternita musulmana Tijaniya.

Manifestanti sono scesi in piazza e hanno bruciato la casa della famiglia del cantante. Poi marciando verso il quartier generale della polizia islamica, noto come Hisbah, hanno chiesto un’azione contro di lui.

Persino il padre del cantante, Aminu Sharif, lo ha rinnegato. “La blasfemia non è la mia ideologia – aveva dichiarato – e prometto di arrestare mio figlio e di consegnarlo agli agenti della sicurezza quando verrà trovato”.

Non tutti i nigeriani – musulmani o no – sono tuttavia d’accordo con la dura sentenza e hanno riempito le pagine online del Premium Times, un notiziario nigeriano, facendo appello alla compassione e allo stato di diritto.

E al recente sesto Seminario Legale Annuale organizzato dalla Associazione Nigeriana degli studenti di legge musulmani presso l’università di Lagos, il relatore ospite Akin Ibidapo-Obe, ha chiesto l’abolizione della pena di morte in Nigeria, dicendo che è stata abusata dai potenti “per estendere la loro egemonia sui loro nemici”.

Secondo Amnesty International, più di 2.000 persone giacciono nel braccio della morte in Nigeria. I metodi di esecuzione includono la lapidazione, la fucilazione e l’iniezione letale.

I governatori devono firmare le esecuzioni, che avvengono a porte chiuse. Alcuni governatori sono silenziosamente in disaccordo con le punizioni o temono il contraccolpo dell’opinione pubblica, quindi evitano di firmare, lasciando che gli accusati esauriscano le loro possibilità di appello e languiscano in prigione per anni.

SCRIVETE A GUY ALLEN CONDANNATO A MORTE IN TEXAS !

chiedo il vostro aiuto per un condannato a morte in Texas che vorrebbe trovare un amico di penna per alleviare la solitudine. In questi ultimi mesi il lockdown dovuto al Covid ha reso le condizioni di vita per i condannati a morte ancora più disumane. Vivono veramente sepolti vivi in piccole celle, senza alcun contatto umano. Mi ha scritto che ha avuto l’ora d’aria solo due volte negli ultimi tre mesi. Corrispondo con lui da più di dieci anni, è una persona perbene, dignitosa e corretta.

Qui sotto la sua richiesta di corrispondenza e la sua foto.

Grazie infinite per l’aiuto! Daniela Fontana

September 4, 2020

My name is Guy and I need your help. I’m trying to reduce as much as possible the effects of solitary confinement, which amounts to nothing more than systematic torture. I’m afforded little to no sunlight. I’m not allowed to have contact with any other human beings. And I’m only allowed out of my cell for two hours a day (5 days a week) for recreation, which is in another caged in area. I’m not even allowed a TV! I’m seeking friendships, which would go a long way in helping me to cope with a stressful and anxiety filled life. Although you can’t give me the human contact that I so desperately crave, your friendship can be that smile and ray of sunlight that brightens my days and nights. Would it be too much to ask of you to share a little of your time and life with an oppressed human being? The experience can be fulfilling and life changing for both of us. Why not give me and friendship a chance at happiness? I ask your friendship with honest and sincere intentions. You’ll certainly be making me very happy!

Sincerely,

Guy Allen

Ecco una nostra traduzione della lettera di Guy Allen:

4 settembre 2020

Mi chiamo Guy e ho bisogno del tuo aiuto. Sto cercando di ridurre il più possibile gli effetti dell’isolamento, che non è altro che una sistematica tortura. Mi è concesso poco o niente alla luce del sole. Non mi è permesso avere contatti con altri esseri umani. E mi è permesso di uscire dalla mia cella solo per due ore al giorno (5 giorni alla settimana) per la ricreazione in una gabbia. Non mi è nemmeno permesso avere un televisore! Sono in cerca di amicizie, che mi aiuterebbero molto ad affrontare una vita stressante e piena di ansia. Anche se non puoi darmi il contatto umano che desidero così disperatamente, la tua amicizia può essere quel sorriso e quel raggio di sole che illumina i miei giorni e le mie notti. Sarebbe troppo chiederti di condividere un po’ del tuo tempo e della tua vita con un essere umano oppresso? L’esperienza può essere appagante e la vita può cambiare per entrambi. Perché non dare a me e all’amicizia una possibilità di felicità? Ti chiedo l’amicizia con intenzioni oneste e sincere. Mi renderai certamente molto felice!

Sinceramente, Guy Allen

Se decidete accogliere la richiesta di Guy, scrivetegli al seguente indirizzo:

GUY ALLEN # 999473

POLUNSKY UNIT

3872 S.FM. 350

LIVINGSTON, TX 77351 USA

PRESENTAZIONE DEL “FOGLIO”

Questo numero, come il precedente, è dedicato in gran parte alla ripresa delle esecuzioni nella giurisdizione federale degli Stati Uniti d’America: Donald Trump e William Barr hanno già ottenuto 5 esecuzioni federali quest’anno e quasi sicuramente ne otterranno altre due entro il mese di settembre.

Notate la richiesta di corrispondenza di Guy Allen condannato a morte in Texas: se scriverete a Guy farete molto probabilmente un’esperienza di grande umanità.

Ma non ci occupiamo solo degli Stati Uniti: diamo uno sguardo agli orrori che si compiono in Iran e nello Yemen destrutturato, vediamo che si può essere ancora condannati a morte in Nigeria con l’accusa di blasfemia…

Vi ricordo che gli articoli comparsi nei numeri precedenti del Foglio di Collegamento, ai quali rimandano le note in calce ad alcuni articoli di questo numero, si trovano nel nostro sito www.comitatopaulrougeau.org

Cordiali saluti

                       Giuseppe Lodoli per il Comitato Paul Rougeau

SOMMARIO del FOGLIO DI COLLEGAMENTO INTERNO 274 DEL COMITATO PAUL ROUGEAU: agosto 2020

USA: portate a termine le due esecuzioni federali fissate per agosto

La macchina della morte federale appare inarrestabile

Le esecuzioni in California sono sospese ma il coronavirus uccide

La legge sulla trasparenza delle esecuzioni bloccata in Nebraska

al-Qaeda mette a morte un dentista nello Yemen

Condannato a morte in Nigeria per blasfemia

Human Rights Watch denuncia l’’uso della pena di morte in Iran

Scrivete a Guy Allen condannato a morte in Texas !

Notiziario: Iran, USA.

Questo numero è aggiornato con le informazioni disponibili fino al 31 agosto 2020.

(*) I numeri arretrati del Foglio di Collegamento, ai quali si riferiscono le note in calce agli articoli di questo numero, si trovano nel sito: www.comitatopaulrougeau.org/fogli-di-collegamento-precedenti

AIUTIAMOCI A TROVARE NUOVI ADERENTI

È di vitale importanza per il Comitato potersi giovare dell’entusiasmo e delle risorse personali di nuovi aderenti. Pertanto facciamo affidamento sui nostri soci pregandoli di trovare altre persone sensibili alla problematica della pena di morte disposte ad iscriversi alla nostra associazione.

Cercate soci disposti anche soltanto a versare la quota sociale.

Cercate soci attivi. Chiunque può diventare un socio ATTIVO facente parte dello staff del Comitato Paul Rougeau.

Cercate volontari disposti ad andare a parlare nelle scuole dopo un periodo di formazione al seguito di soci già esperti.

Cercate amici con cui lavorare per il nostro sito Web, per le traduzioni. Occorre qualcuno che mandi avanti i libri in corso di pubblicazione, produca magliette e materiale promozionale, organizzi campagne e azioni urgenti, si occupi della gestione dei soci, della raccolta fondi ecc.

Se ogni socio riuscisse ad ottenere l’iscrizione di un’altra persona, l’efficacia della nostra azione aumenterebbe enormemente!

ISTRUZIONI PER ISCRIVERSI AL COMITATO PAUL ROUGEAU

Per aderire al Comitato Paul Rougeau invia un messaggio e-mail all’indirizzo prougeau@tiscali.it con una breve autopresentazione e con i tuoi dati. Appena puoi paga la quota associativa sul c. c. postale del Comitato Paul Rougeau.

Le quote associative annuali sono le seguenti:

Socio Ordinario € 35

Socio Sostenitore € 70

L’edizione e-mail del Foglio di Collegamento è gratuita per tutti, soci e non soci, chiedila a:

prougeau@tiscali.it

Versa la tua quota associativa sul c. c. postale n. 45648003

intestato al Comitato Paul Rougeau,

IBAN: IT31Q0760112600000045648003, specificando la causale.

 

Giuseppe Lodoli
Ex insegnante di fisica (senza educazione). Presidente del Comitato Paul Rougeau per il sostegno dei condannati a morte degli Stati Uniti.
Lavora in una scuola di Italiano per stranieri di Sabaudia (LT) (piu' che altro come bidello).

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