Per un nuovo anno sovversivo

di Donata Frigerio

Il 2015 non ha portato grandi eventi positivi per l’umanità: il clima è sconvolto, la paura del terrorismo e della guerra è globalizzata, troppi (ma anche uno solo sarebbe troppo) sono morti e muoiono di fame e di stenti, si costruiscono muri ovunque, dentro e fuori di noi.

Prendo spunto da un libro, “Il mio Dio sovversivo” di Desmond Tutu, arcivescovo sudafricano anglicano, Nobel per la pace nel 1984 per il suo impegno nella transizione pacifica in Sudafrica dal governo bianco razzista alla “nazione arcobaleno”, per augurarci di vivere nel 2016 alcune proposte apparentemente sovversive.
In teoria non c’è nulla di nuovo, è tutto già scritto nella Bibbia: “Se si vuole sottomettere ed opprimere qualcuno, l’ultima cosa da mettergli in mano è la Bibbia”. In pratica non riusciamo ancora a metterla in pratica.

Auguro a me e tutti un anno sovversivo per l’ambiente: “rimangono ancora pochi anni prima che i cambiamenti che stiamo provocando con la nostra incuria e con lo spietato sfruttamento delle risorse naturali diventino irreversibili. (…) Dio voleva che noi vivessimo in un paradiso invece stiamo precipitando verso un inferno fabbricato da noi stessi, per la trascuratezza con cui sfruttiamo le risorse”.
In questi giorni di “polveri sottili” ce ne stiamo accorgendo?…

un anno sovversivo per il genere umano: “il nostro valore è intrinseco, lo troviamo già confezionato in noi stessi. Tutte le discriminazioni si basano su qualche attributo, razza, genere, orientamento sessuale, livello di istruzione, reddito, luogo di nascita… ma sono estrinseci, noi restiamo umani con qualunque combinazione di attributi”. A partire da questo dato di fatto Tutu si spinge oltre, ad esternare la sua felicità per le prime due donne Vescovo in Sudafrica nel 2013. “Tra le amicizie di Gesù, contro i costumi dell’epoca, vi erano molte donne, alcune dal comportamento discutibile. Egli prendeva posizione contro la denigrazione delle donne da parte degli uomini del suo tempo”.
E chiede che i governi e la Chiesa anglicana pongano fine all’omofobia, perché “nessuno di noi ha scelto la sua razza, il suo genere, il suo orientamento sessuale”.
Auguriamoci di riuscire a sovvertire i nostri giudizi basati sugli attributi…

un anno sovversivo per l’indifferenza e l’isolamento che ci soffocano: “non è bene per Adamo, che rappresenta il genere umano, essere solo. Questo punto è fondamentale: nessuno di noi può essere pienamente umano nell’isolamento e nella solitudine. Il totalmente autosufficiente è subumano, e siamo chiamati a celebrare il fatto che non abbiamo ogni capacità, che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che siamo complementari gli uni agli altri. Le differenze tra noi non provano la necessità di operare separazioni ma perché riconosciamo la nostra fondamentale non autosufficienza ed il nostro bisogno dell’altro.”
Proviamo a vivere le relazioni…

un anno sovversivo per liberarci dalle nostre prigioni interiori, dalle apparenze: Dio ci ama gratis, per quel che siamo, non perché siamo amabili o ce lo siamo meritato. Dio ci ha scelti e ci ama da sempre, mentre noi impieghiamo una gran quantità di energia per essere considerati ammirevoli e degni di approvazione ed amore. Dio ha grande stima in noi.

 

Redazione
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