Preti pedofili e “superiori” omertosi
Una vignetta di Chief Joseph sulla vicenda che ha coinvolto il vescovo di Enna. A seguire qualche link utile per capire la situazione più generale.
Come quasi sempre accade in Italia, i media scivolano veloci sulla tragedia della pedofilia nella Chiesa cattolica: grande spazio alle annunciate (e mai concretizzate) riforme del papa, poche righe sulle storie più losche, soprattutto se riguardano i complici “altolcati” dei crimini. Così la “bottega” ringrazia Chief Joseph per la sua vignetta che ricorda quel che sta accadendo ad Enna. Il vescovo Rosario Gisana ed il suo vicario generale (Vincenzo Murgano) risultano indagati da parte della procura di Enna con l’accusa di falsa testimonianza. La vicenda è legata al processo che ha visto imputato il sacerdote Giuseppe Rugolo, concluso con una condanna a 4 anni e 6 mesi per violenza sessuale a danno di minori. Il tribunale ha anche dichiarato la responsabilità civile della Curia di Piazza Armerina; quindi la Chiesa dovrà pagare il risarcimento nei confronti del giovane molestato (che denunciò nel 2020 le molestie subite anni prima).
Negli ultimi mesi il vescovo Gisana è stato contestato dai fedeli della diocesi di Piazza Armerina, con un comitato che ne chiede le dimissioni. I giudici di Enna, nella sentenza che condanna don Rugolo, hanno scritto che monsignore Gisana avrebbe «omesso qualsivoglia iniziativa a tutela dei minori, facilitando l’attività predatoria di un prelato già oggetto di segnalazione». Come in altri casi è stata cercata una mediazione economica con la vittima, cercando di insabbiare la vicenda. E agli atti dell’inchiesta infatti c’è anche un’intercettazione fra Rugolo e Gisana in cui proprio il vescovo afferma: «Il problema è anche mio, perché io ho insabbiato questa storia. Pazienza, vedremo come poterne uscire».
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