Schiavi in Riviera
di Mauro Antonio Miglieruolo
Ho reperito qualche tempo fa l’immagine e l’ho messa da parte per verificarla, in attesa del momento giusto (che sarebbe ricordarsi e trovare il tempo di farlo). Il sito esiste (http://schiavinriviera.blogspot.it/), il manifesto vero (campagna di Giugno 2010). Lo sottopongo alla vostra attenzione sperando di provocare un supplemento di indignazione:
La cosa (disgraziatamente) più importante non è che sia vero, cioè non la fantasiosa pessimistica invenzione di un grafico, ma che dica la verità, che sia la rappresentazione anticipata di ciò a cui mirano molti padroni e padroncini italiani (e non solo italiani): il ritorno a forme sempre meno larvate di schiavitù, vero e proprio vizio dell’anima, segno indubbio di perversione della civiltà.
“Bisogna coltivare il nostro giardino”
(Candide, Voltaire)
Questo blog nasce con l’intenzione di raccogliere testimonianze ed opinioni di tutti coloro che hanno potuto o dovuto toccare con mano la realtà del lavoro stagionale sulla costa romagnola. Lo scopo è quello di creare uno spazio in cui possano emergere le prime voci di denuncia ad un SISTEMA DI SFRUTTAMENTO, da considerare come un vero e proprio SCHIAVISMO ESTIVO che persiste indisturbato da decenni a questa parte.
Questa iniziativa è frutto della consapevolezza che i grandi cambiamenti, da sempre auspicati, possono prendere forma solo attraverso LA CONDIVISIONE delle stesse ingiustizie, L’UNIONE e LA SOLIDARIETA di fronte alla medesima condizione. Ancora più importante è la presa di coscienza, da parte di tutti, della situazione a dir poco critica che i lavoratori dipendenti del settore turismo si trovano a dover accettare, convinti del fatto che le retribuzioni siano dopotutto vantaggiose e dunque il gioco valga la candela. Proprio per sfatare questa concezione diffusa, il blog si propone di INFORMARE tutti i lavoratori appartenenti a qualsiasi categoria del settore sui loro REALI DIRITTI, affinché non venga più tollerato il modo in cui i potentati del turismo si arricchiscono, ignorando la dignità degli instancabili lavoratori i quali, per forza di cose, concepiscono il rispetto del contratto come un miraggio e si trovano a dover subire vessazioni quotidiane e ricatti.
Pertanto il blog vuole sensibilizzare oltre che gli addetti ai lavori, coloro che vivono la situazione dall’esterno e che con remissività si limitano a ritenerla qualcosa di assodato ed immutabile. Tutti sanno che laddove sono state intraprese delle battaglie con decisione, come nel caso dei bagnini di salvataggio, i risultati sono stati ampiamente soddisfacenti.
Invitiamo dunque tutti i naviganti ad usufruire del materiale informativo a disposizione ed a rilasciare il loro contributo descrivendo le esperienze vissute, esprimendo punti di vista ed elaborando proposte, proprio come tante piccole gocce che faranno traboccare il vaso.
Ottima riparazione-compensanzione della mia omissione… Grazie