Scor-data: 8 ottobre 1946

Nasce Hanan Ashrawi

di Daniela Pia (*)

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Portavoce nella fase che ha segnato la nascita dell’Anp (Autorità nazionale palestinese) Hanan Dāwūd Khalīl Ashrāwi è nata l’8 ottobre 1946 a Nablus. Figlia di uno dei fondatori dell’Olp (Organizzazione per la liberazione della Palestina) si è laureata in Letteratura inglese all’università americana di Beirut e ha ottenuto un dottorato in letteratura comparativa medioevale all’università di Virginia. È stata rieletta nel gennaio 2006 al Consiglio legislativo palestinese nella lista la Terza Via che – assieme a quella Muṣṭafà Barghūthī, di Iniziativa Nazionale Palestinese – rappresenta una minoranza che riesce spesso a mediare fra i due principali partiti del parlamento palestinese: Ḥamās e al-Fatḥ. Cresciuta politicamente vicina ad Arafat, collaborò con lui per un lungo periodo, tanto che il discorso che il leader palestinese pronunciò alla conferenza di Madrid (e che commosse il mondo) era stato scritto da lei. Ciononostante, a Washington, quando fu firmato l’ accordo, i “politici di mestiere” la emarginarono e le fecero sapere che era finito il tempo degli intellettuali. Forse non avevano previsto che la Ashrawi avrebbe continuato con la politica, quella vera, mettendo il suo intelletto al servizio dei diritti umani. Nel 1998 infatti, fondò la Miftah (Iniziativa palestinese per la promozione del dialogo e della democrazia) con l’obbiettivo di servire da piattaforma per cooperare secondo i princìpi della democrazia, in rispetto dei diritti umani e per la parità tra i sessi. Significative sono le sue battaglie contro le discriminazioni di genere e le violenze contro le donne. Nel febbraio 2014 come componente dell’esecutivo ha dichiarato la necessità di adottare nei territori palestinesi il codice penale redatto da istituzioni della società civile, incluse le organizzazioni delle donne. Ha sottolineato che «la legge deve in modo inequivocabile penalizzare i colpevoli di femminicidio e deve garantire che venga approvato il massimo della pena per questi crimini odiosi». Ha preso posizione in modo netto, condannando con fermezza l’assassinio a Jabalia, di una diciottenne uccisa dal padre; morte coincisa con quella di un’altra ragazza di 18 anni massacrata dal fratello a Khan Younis. I femminicidi – ha sostenuto Ashrawi – derivano dall’assenza di una legge che garantisca la sicurezza e la protezione delle donne, dalla mancanza di meccanismi e di un quadro giuridico adeguati a rendere i criminali responsabili dei loro crimini, oltreché dalla mitezza delle sentenze nei loro confronti, nessuna “circostanza attenuante” può essere considerata se si vuol mettere fine all’impunità di cui molto spesso godono simili criminali. Ha denunciato la gravità del fatto che questo genere di crimini siano classificati come delitti d’onore ribadendo che «la donna non è un emblema di onore per l’uomo o per la sua famiglia; essa è una uguale componente della società. La classificazione di tali crimini con etichette sbagliate implica lo sfruttamento delle donne e, a sua volta, salvaguarda i colpevoli, favorendo più crimini di questa natura».

Ho voluto, in questa «scor-data», mettere in luce un particolare aspetto della complessa personalità della Ashrawi, donna politicamente controversa che ha attraversato le fasi più delicate delle relazioni fra Israele e i territori palestinesi.

(*) Ricordo – per chi si trova a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.
Molti i temi possibili. Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it ) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.
Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su http://www.radiazione.info .
Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… è un’impresa più complicata del previsto, vi aggiorneremo. (
db)

Daniela Pia
Sarda sono, fatta di pagine e di penna. Insegno e imparo. Cammino all' alba, in campagna, in compagnia di cani randagi. Ho superato le cinquanta primavere. Veglio e ora, come diceva Pavese :"In sostanza chiedo un letargo, un anestetico, la certezza di essere ben nascosto. Non chiedo la pace nel mondo, chiedo la mia".

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