Scozia: tamponi e assorbenti gratuiti ma…

… nel mondo restano discriminazioni e tabù.

della redazione di Diogene (*). A seguire una noticina della “bottega”

 

I prodotti per il ciclo mestruale, inclusi tamponi e assorbenti, sono da ieri gratuiti in Scozia per chiunque ne abbia bisogno.

A partire da questa settimana, i prodotti saranno disponibili in luoghi come farmacie e centri sociali, grazie alla legge approvata dal parlamento scozzese nel 2020. Soddisfatta naturalmente la deputata Monica Lennon, a cui si deve l’iniziativa parlamentare fin dal 2016.

Questa è un’altra grande pietra miliare per gli attivisti per la dignità del ciclo e i movimenti di base e mostra la differenza che possono fare scelte politiche progressiste e audaci – ha commentato la parlamentare laburista – mentre la crisi del costo della vita prende piede. Il Period Products Act è un faro di speranza che mostra cosa può essere raggiunto quando i politici si uniscono per il bene delle persone che serviamo”.

Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza di come l’accesso ai prodotti del ciclo possa influenzare l’istruzione e la stabilità economica per le persone che ne hanno bisogno.

La Scozia è il primo paese a offrire gratuitamente i prodotti per il ciclo mestruale su scala nazionale.

Negli Stati Uniti, un pacchetto di tamponi o assorbenti mestruali costa da 7 a 10 dollari per una fornitura che può durare un mese o due.

Uno studio della George Mason University dimostra che il 14% delle studentesse universitarie Usa ha difficoltà a permettersi prodotti per il ciclo, un numero che aumenta tra le donne nere e latine. Inoltre lo studio ha scoperto che chi lottava con le condizioni economiche per procurarseli aveva maggiori probabilità di soffrire di depressione.

Un’indagine sulle donne a basso reddito di St. Louis pubblicata nel 2019 ha rilevato che quasi la metà a un certo punto dell’anno deve scegliere tra il cibo e i prodotti mestruali e i programmi di assistenza generalmente non coprono il costo dei prodotti.

La ricerca ha dimostrato anche che la mancanza di accesso ai prodotti per il ciclo può far sì che le donne e le ragazze perdano la scuola o il lavoro.

D’altronde, hanno fatto notare negli anni le sostenitrici del provvedimento approvato, la carta igienica e il sapone sono forniti gratuitamente nei bagni pubblici, non si vede perchè questo non debba avvenire con prodotti legati al ciclo.

Monica Lennon

(*) ripreso da diogeneonline.info

In “bottega” cfr La povertà mestruale e la “tampon tax”, Assorbenti, donne, gratis, Donne (e) assorbenti, L’esilio delle donne nepalesi: è tempo di…

Una noticina della “bottega”

Ne abbiamo già scritto (ma sempre troppo poco se ne paela): non c’è solo il drammatico problema economico, in quasi tutto il mondo restano discriminazioni e tabù.

PER APPROFONDIRE:

https://www.amnesty.it/mestruazioni-donne-tabu

https://www.unicef.it/media/giornata-dell-igiene-mestruale-la-cura-della-salute-e-dell-igiene-mestruale-e-ancora-inaccessibile-per-molte-ragazze-e-donne/ (la data di riferimento è il 28 maggio di ogni anno)

In rete si trovano molte notizie sul Manifesto for the Menstrual Movement però non è visibile il testo integrale.

Consigliamo la lettura di «Il sangue, il pane e le rose» – sottotitolo: «come le mestruazioni hanno creato il mondo» (Effigi, 2021) di Judy Grahn.

 

Redazione
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