Turchia: avvocati protestano contro l’arresto di Seda Seraldi

Noi, le sottoscritte associazioni di avvocati internazionali, da molti anni condanniamo gli attacchi sistematici del governo turco contro gli avvocati e gli ordini degli avvocati, colpiti per aver rappresentato persone presumibilmente contrarie alle politiche del governo.

Dieci avvocati dell’Ufficio Legale Popolare e altri membri della Associazione degli Avvocati Progressisti sono in prigione da più di tre anni. Diciotto avvocati della Associazione degli Avvocati Progressisti sono stati condannati ad un totale di 159 anni e 2 mesi di reclusione a seguito di un processo ingiusto. Il loro diritto alla difesa e il loro diritto a un giusto processo sono stati violati dall’inizio alla fine. La Corte suprema turca ha recentemente affermato le condanne illegali per quindici avvocati.

Seda Saraldi è un’avvocatessa dell’Associazione degli Avvocati Progressisti e ha lavorato nell’Ufficio Legale Popolare come stagista di Ebru Timtik.
E’ stata arrestata come altri 101 clienti del suo ufficio.
L’arresto è avvenuto il 28 ottobre, a mezzanotte, mentre era a casa della sua famiglia.
Secondo i suoi avvocati della difesa, la polizia ha sfondato la porta di casa e Seda è stata sottoposta a violenze durante il suo arresto.

Dopo aver terminato il suo stage, la Saraldi ha iniziato a lavorare come avvocato presso l’Ufficio Legale Popolare. Era una fra gli avvocati che si battevano per la libertà di Ebru Timtik e Aytac Ünsal.
Durante l’anno in cui ha esercitato la professione legale, Saraldi ha rappresentato centinaia di persone vulnerabili, compresi gli avvocati incarcerati.

Il governo turco non segue la sua legge nazionale e viola anche sistematicamente i princìpi fondamentali sul ruolo degli avvocati (noti come princìpi dell’Avana).
In base a questi princìpi “I governi devono garantire che gli avvocati possano svolgere tutte le loro funzioni professionali senza intimidazioni, impedimenti, molestie o interferenze improprie”. Inoltre “Laddove la sicurezza degli avvocati è minacciata a causa dell’adempimento delle loro funzioni, questi devono essere adeguatamente salvaguardati dalle autorità”.
Ma è il governo turco che minaccia la sicurezza di questi avvocati nell’adempimento delle loro funzioni.
I princìpi prevedono che: “Gli avvocati non devono essere identificati con i loro clienti o con le cause dei loro clienti come risultato dell’adempimento delle loro funzioni“.

I governi sono obbligati a rimuovere gli ostacoli all’attività professionale degli avvocati e dovrebbero impedire qualsiasi tipo di molestia o interferenza illecita nei confronti degli avvocati. Tuttavia, in Turchia la vessazione della professione legale è diventata la politica del governo stesso.

Chiediamo ancora una volta che il governo turco rispetti i suoi obblighi di legge.
Chiediamo l’immediato rilascio di Seda Saraldi e di tutti gli altri avvocati detenuti.
La Turchia deve smetterla di perseguitare gli avvocati e gli ordini degli avvocati che sono in prima linea nel garantire il diritto alla difesa.

International Association of Democratic Lawyers (IADL)

European Democratic Lawyers (EDL – AED)

European Association of Lawyers for Democracy & World Human Rights (ELDH)

La “bottega” segue regolarmente la tragedia della Turchia, la persecuzione dei curdi, le mire imperialiste di Erdogan ma anche le notizie solidali (grazie a chi ce le segnalerà) e purtroppo le complicità di Paesi che pure si dicono democratici e antifascisti. Uno degli ultimi post è Ottimi rapporti del governo italiano con il fascista Erdogan di Antonio Mazzeo.

alexik

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