UN PO’ DI FEBBRE .. .. SHOW
di Sandro Sardella con i versi di Giorgio Caproni e di Luigi Di Ruscio
Il tempo bruciava più forte che altrove ..
Nell’insolente miseria quotidiana ..
Il poeta in piedi getta le sue parole ..
Temerarie speranze di quanti si considerano umani ..
Un gruppo di bevitori & fumatori filosofeggiano
all’alba ..
I naufraghi scrivono sull’acqua il loro nome ..
Un po’ di febbre ………….. show!
*
Show
Guardateli bene in faccia.
Guardateli.
Alla televisione,
magari, in luogo
di guardar la partita.
Son loro, i “governanti”.
Le nostre “guide”.
I “tutori”
–eletti- della nostra vita.
Guardateli.
Ripugnanti.
Sordidi fautori
dell’ “ordine”, il limo
del loro animo tinge
di pus la sicumera
dei lineamenti.
Sono
(ben messi!) i nostri
illibati Ministri.
Sono i Senatori.
I sinistri
– i provvidi! – Sindacalisti.
“Lottano” per il bene
del Paese.
Contro i Terroristi
e la Mafia.
Loro,
che dentro son più tristi
dei più tristi eversori.
Arrampichini.
Arrivisti.
In nome del Popolo (Avanti!
Sempre Avanti!), in perfetta
Unità arraffano
capitali – si fabbricano
ville.
Investono
all’estero, mentre “auspicano”
(Dio, quanto “auspicano”!)
pace e giustizia.
Loro,
i veri seviziatori
della Giustizia in nome
(sempre, sempre in nome!)
del Dollaro e dell’Oro.
Guardateli, i grandi attori:
i guitti.
Degni
– tutti – dei loro elettori.
Proteggono i Valori
(in Borsa!) e le Istituzioni …
Ma cosa si nasconde
dietro le invereconde
Maschere?
Il Male
che dicono di combattere? …
Toglieteceli davanti.
Per sempre.
Tutti quanti.
Giorgio Caproni (mattino 2/11/83)
(da: «MARKA» numero 28 – 1990 .. inedito .. poi in “Res amissa” – ed. Garzanti)
PS: Epigramma di Luigi Di Ruscio
le settimane sono passate come anni
e gli anni come settimane
e la stessa sensazione
stessa tetra tenera dolcezza
(da: “Epigramma” – Valore d’uso Edizioni – Roma – 1982)