«Utopia» – Ahmed Khaled Tawfiq

letto da Francesco Masala

Ahmed Khaled Tawfiq è un grande scrittore egiziano, morto troppo giovane, a 56 anni.

Utopia (tradotto da Barbara Benini) è un romanzo del 2011 ambientato in un futuro allora già vicino, il 2023.

La storia vi terrà incollati alla pagina fino all’ultima nota, lo saprete appena leggerete le prime righe.

È una storia sempre più attuale, i ricchi nella loro città fortificata*, e i poveri fuori, a sopravvivere e morire nel deserto. La città è protetta da marines, i contatti fra i due mondi sono limitati, attraverso dei tunnel, per esempio (come in Palestina). I giovanotti della città amano fare incursioni nel deserto, e tornare con un trofei umani, tanto nel deserto vivano solo sottouomini, parassiti e inutili.

Non perdetevi Utopia, non ve ne pentirete.

 

* se volete vedere un film che racconta una storia del genere, di un futuro che è già oggi, provate a cercare La zona, un film bello e terribile, di Rodrigo Plà, messicano, anche lui, come Ahmed Khaled Tawfiq, di un Paese fuori dall’impero, fuori dai fortini dei privilegiati.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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