2° Festival Imola antifascista

Sabato 27 e domenica 28 maggio: ricordare non basta

Al Centro Sociale La Stalla (via Serraglio 20, Imola) due giorni di concerti, dibattiti, banchetti, bar, gastronomia con piadine e panini, spazio bimbi, sport popolari e free volley, mostre fotografiche e artistiche, palco e zona all’aperto.

IL PROGRAMMA

SABATO 27 MAGGIO
ore 16 – incontro con NULLO MAZZESI: artista, poeta, muratore e partigiano.
Nullo Mazzesi, nato e vissuto nel ravennate, racconta gli anni della guerra e del dopoguerra tra episodi di ribellione e lotte sociali.
https://www.youtube.com/watch?v=QC5BwkArMTU

ore 17.30 – dibattito “Tra stato d’emergenza e diritto penale del nemico, le nuove frontiere delle politiche autoritarie in occidente” con SIMONE RUINI (Commissione Internazionale FAI) e LORENZO CONIGLIONE (redattore di Umanità Nova). Nuove forme di autoritarismo si uniscono ad una repressione dei movimenti e delle lotte sociali sempre più evoluta: cosa sta succedendo in Italia e in Europa?

ore21: concerto e DJ-set con

Afreak (roots reggae dalla Romagna cesenate): dal patwa giamaicano fino al dialetto romagnolo, roots come solida base per sperimentazioni originali https://www.youtube.com/watch?v=iVPaEUTm-4s
La BaLotta Continua (combat ska da Bologna): ska cover band, militante, resistente, antifascista… a prescindere!
https://www.youtube.com/watch?v=7VOqvblziks
Rastablanco de Radici Nel Cemento (reggae da Roma): la voce della storica band romana dei Radici nel Cemento
https://www.youtube.com/watch?v=t-iHMp4woVA
DJ ELLE – P. (drum and bass, hip hop e live scratch)
https://soundcloud.com/user-472484240/dj-elle-p-db-mix


DOMENICA 28 MAGGIO

Ore 14: autodifesa digitale insieme al laboratorio HACKLABBO: un incontro per rispondere a tutte le vostre domande sull’uso di computer, telefonini, internet. Le tecnologie invasive, la profilazione pervasiva a scopo commerciale e di controllo sociale, la censura governativa ed aziendale e la commercializzazione di massa di prodotti hardware e software che utilizzano licenze limitanti e brevetti intellettuali come armi legali e dogane virtuali sono gabbie sociali in cui l’utente viene rinchiuso.
Per uscirne analizziamo, smontiamo e scardiniamo le meccaniche in cui ci siamo fatti inscatolare, rivendicando la libera circolazione dell’informazione, il diritto alla privacy, all’anonimato e alla libertà di espressione ed invenzione.

Ore 15: dimostrazioni e prove di lacrosse con la Imola Lacrosse polisportiva Sport Up. Cos’è il lacrosse? Non ti resta che provare per scoprirlo!

Ore 16: dibattito con le BSA: “Brigate di Solidarietà Attiva: l’altra faccia della solidarietà nelle zone terremotate”, ne parleremo con ILARIA, DAVIDE e ARTURO. Le Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia rifiutano il puro modello assistenzialista, mediante l’auto-organizzazione e il coinvolgimento in prima persona delle popolazioni terremotate nelle scelte della ricostruzione sociale oltre che materiale delle loro comunità. Lo scopo delle BSA è di costituire percorsi collettivi utilizzando la solidarietà dal basso come metodo per la presa di coscienza collettiva e democratica dei soggetti coinvolti.

Ore 17 concerto con
Twosteps (indie acoustic duo da Imola): canzoni riarrangiate secondo uno stile semplice e personale
The Drunk Butchers (irish folk da Bologna): un’ondata di folk, kilt e bottiglie vi seppellirà
https://www.youtube.com/watch?v=4UrI4PqcCek

Ore 20: incontro con MATTEO PUCCIARELLI, autore del libro “Anatomia di un populista. La vera storia di Matteo Salvini” . Come analizzare e contrastare la nascita e l’espansione di nuovi populismi fondati sull’odio verso i migranti.

Info e spazio banchetti disponibile per tutte le associazioni e le realtà che volessero aderire (imola-antifascista@libero.it). Nessuno spazio a fascisti, razzisti e sessisti!

Aggiornamenti e info sulla pagina facebook di Imola Antifascista

RICORDARE NON BASTA!

Sabato 27 e domenica 28 maggio si terrà la seconda edizione del Festival di Imola Antifascista, coordinamento composto dall’Assemblea degli anarchici imolesi, dal centro sociale autogestito Brigata 36 e dalla federazione imolese del Partito della Rifondazione Comunista.

L’iniziativa vuole essere non solo un momento di socialità e aggregazione, ma anche un modo per riflettere sull’attuale presenza sempre più minacciosa di forme di neofascismo e razzismo nella società e capire come contrastarle.

ESISTE ANCORA IL FASCISMO? PERCHÉ?

Sono diversi e presenti anche a Imola movimenti che ancora oggi si ispirano al ventennio mussoliniano, come Casapound e Forza Nuova. Questi e altri partiti, come la Lega Nord, sono gli esempi più lampanti di quelle realtà che cercano di sfruttare il malcontento sociale prodotto dalla crisi economica.

Sono razzisti, perché propagandano paura e odio verso chi non rientra nei loro schemi.

Fomentano la guerra tra poveri italiani contro stranieri senza mai mettere in discussione i meccanismi che creano ingiustizie e sfruttamento.

QUALI SONO I PROBLEMI REALI?

Nessuno ci ricorda però che i migranti vivono spesso in condizioni di sfruttamento, e che a lucrare sulla loro pelle sono gli stessi che impongono “stipendi” da fame per tutte e tutti.

Disoccupazione, riduzione del welfare, tagli ai servizi e voucher hanno precarizzato le nostre vite e il Partito Democratico, ora al governo, è l’attore principale della sistematica distruzione del tessuto sociale che ci è stata imposta con il pretesto dell’austerità.

COSA FARE PER CONTRASTARE IL NEOFASCISMO?

ImolAntifascista già da tempo ha avviato un percorso di manifestazioni di piazza, iniziative culturali e lotte sociali. A dicembre 2016, in risposta alla presenza in città di neofascisti da tutta la regione, si è sviluppato un corteo antifascista spontaneo che, dopo tanti anni di manifestazioni in città dedicate alla sola memoria storica, ha dopo tanto tempo riaffermato che l’antifascismo è una pratica quotidiana e non un nostalgico ricordo.

UNA RACCOLTA FIRME CHE EVIDENZIA LA MANCATA VOLONTÀ POLITICA DEL PD DI CONTRASTARE I NUOVI FASCISMI

In precedenza avevamo invece lanciato con l’ANPI locale l’appello per una raccolta firme che si poneva come obiettivo l’inserimento nel regolamento comunale per la concessione di spazi pubblici il requisito “antifascista”, rivendicazione che pur non risolvendo il problema avrebbe reso difficile a movimenti neofascisti di attecchire in città.

L’amministrazione comunale imolese, targata Partito Democratico, ha deciso di modificare sostanzialmente il contenuto dell’appello su cui si era avviata la raccolta firme con oltre 1300 adesioni, facendo passare un ordine del giorno che non impedirà a Forza Nuova di chiedere ed ottenere spazi pubblici in futuro.

L’incapacità di vedere nelle derive securitarie e razziste un reale pericolo è frutto anche di un antifascismo svuotato di senso e ridotto a mera celebrazione di eventi storici.

Riconoscere i fenomeni del neofascismo e del razzismo come meccanismi volti a farci individuare falsi nemici è il primo passo per accorgersi che il vero problema, all’origine della sempre più diffusa povertà e precarietà delle nostre vite, è l’austerità imposta alle sole classi sociali più povere.

Imola Antifascista

 

Redazione
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