due film da cercare

non tutti i film ce li fanno vedere, c’è qualcuno che pensa di sapere quello che vogliamo vedere, o decide quello che possiamo vedere.

 

Boy A – John Crowley

mai arrivato in sala in Italia, è un film non facile, e però girato con mano da maestro.
non si mostra niente di morboso, eppure si sta male, e molto.
e si sta con Jack, che a dieci anni è stato colpevole di qualcosa di terribile.
il punto del film è se può esistere recupero e redenzione, e chi deve sopportarne il peso.
Jack non ce la fa, contro tutti.
Andrew Garfield (Eric/Jack) è grandissimo (già visto anche in “Non lasciarmi” e “Parnassus”).
“Boy A” è un piccolo imperfetto capolavoro, non fatevelo sfuggire, i venditori di popcorn non amano film così, noi sì.
http://markx7.blogspot.it/2014/06/boy-john-crowley.html

Proof (Istantanee) – Jocelyn Moorhouse

in Australia, un cieco che “vede” facendo fotografie e facendosele raccontare, sperando che gli dicano la verità.
Martin ha uno strano rapporto con una ragazza che gli fa le pulizie, ma lei lo vuole, fino al punto da ricattarlo, intanto Martin diventa amico di un lavapiatti (Russell Crowe), che diventa il suo narratore delle fotografie, c’è un bel cane, la memoria di una madre morta giovane, un mistero e alcune complicazioni.
è uno strano film, con un fascino aspro e misterioso, come spesso succede ai film che arrivano da quella parte del mondo.
86 minuti ben spesi, promesso.

http://markx7.blogspot.it/2014/07/proof-istantanee-jocelyn-moorhouse.html 

(*) Trovate questo appuntamento in blog ogni lunedì e giovedì sera: di solito il lunedì film “in sala” e il giovedì quelli da recuperare. Ismaele si presenta così: «“Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte” (François Truffaut). Siccome andare al cinema deve essere piacere vado a vedere solo quei film che penso mi interessino (ognuno ha i suoi pregiudizi). Ne scriverò e mi potrete dire se siete d’accordo o no con quello che scrivo; ognuno vede solo una parte, mai tutto, nessuno è perfetto. Ci saranno anche film inediti, ma bellissimi, film dimenticati, corti. Non parlerò mai di cose che non mi interessano o non mi sono piaciute, promesso; la vita è breve non perdiamo tempo con le cose che non ci dicono niente» (db)

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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