Muriel Rukeyser: «Mito»

un incontro poetico/politico fra Edipo e la Sfinge

Aspettando che torni “la cicala” (*)

Molto tempo dopo Edipo, vecchio e accecato, camminava per le

strade.

Sentì un odore familiare. Era la Sfinge.

Edipo disse “Ho una domanda. Perché non ho riconosciuto mia madre?”

La tua risposta era sbagliata” disse la Sfinge.

Ma era quella che ha reso tutto possibile” disse Edipo.

No” lei disse. “Quando ho chiesto: che cos’è che cammina a quattro zampe la mattina, due il giorno, e tre la sera, hai risposto: l’Uomo. Non hai parlato della donna”.

Quando si dice Uomo” disse Edipo “sono comprese anche le donne. Lo sanno tutti”.

Lei disse “È quello che pensi tu”.

NDR: ho trovato in rete questi versi, variamente allineati, ma senza indicazione del nome di chi li ha tradotti. Se qualcuna/o mi fa sapere… ben volentieri lo aggiungo. E spero che fra voi ci sia chi si offra di raccontare Muriel Rukeyser della quale in Italia ben poco si sa.

(*) Ricordo che qui, il sabato, di solito regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da una quindicina di anni invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure svegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto un accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. In queste “feste” la cicala si è riposata: dovrebbe tornare sabato 14 gennaio. (db)

Redazione
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