Sud America in bici: costruendo reti su ruote

Il 18 marzo tre donne partiranno da Quito in bicicletta per viaggiare in tutta l’America latina rompendo schemi e pregiudizi

di Enza Caputo

Tre cuori vibranti per 6 ruote e 6 pedali equivalgono ad un sacco di sogni: sono quelli di Marina, Carolina e Alejandra che il 18 marzo partiranno da Quito in bicicletta alla volta del Sud America. Rompere gli schemi e gli stereotipi che criminalizzano e limitano la libertà delle donne, questo è lo spirito che le accompagnerà durante tutto il loro viaggio.

“Serendipia Sobre Ruedas: Generando redes sobre ruedas” è il nome di questo ambizioso progetto che, con un focus sociale e di genere, vuole creare una rete regionale di persone singole, associazioni e collettivi per condividere processi e pratiche per favorire l’empowerment femminile.

18 mesi, 8 paesi, più di 20.000 Km in bicicletta attraversando Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Argentina, Uruguay, Brasile, Colombia. Rientro in Ecuador previsto: maggio 2019.

Marina, avvocato, specializzata in diritti umani; Carolina, esperta in relazioni internazionali e migrazioni; e Alejandra, giornalista, specializzata in comunicazione sociale: con questa traversata vogliono dare visibilità alla voce delle donne del Sud America; contribuire al rafforzamento di spazi e luoghi che sostengono e supportano le donne e le associazioni delle distinte comunità rurali e urbane dell’America Latina; collaborare con comunità di donne cicliste che lottano per l’uguaglianza di genere e che usano la bicicletta come mezzo di rivendicazione dei propri diritti.

La costruzione di questa rete permetterà di condividere modi di vivere, abitudini, esperienze e conoscenze a più livelli e in più direzioni. L’essenza di Serendipia è quella di apprendere e crescere insieme, senza imporre il modello occidentale di pensiero e metodologia.

Con queste premesse, pedalando paese dopo paese, il progetto vuole coinvolgere tutti gli attori sociali a lottare contro il razzismo, il sessismo, il classismo subito dalle donne a livello pubblico e privato, spiegano le tre ragazze.

E quale è il mezzo perfetto della libertà e dell’indipendenza della donna se non la bicicletta?
Sosteneva Susan B. Anthony nel 1896, “Per le donne, la bicicletta fu come un destriero che le conduceva verso un mondo nuovo”.

¡Suerte! Hermanas Queridas, che i vostri destrieri vi possano condurre lontano.

 

Redazione
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