Il Venezuela bolivariano non arretra
Maduro confermato presidente grazie ad una base chavista ancora solida. Il boicottaggio elettorale di gran parte dell’opposizione non ha pagato di David Lifodi (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Maduro confermato presidente grazie ad una base chavista ancora solida. Il boicottaggio elettorale di gran parte dell’opposizione non ha pagato di David Lifodi (*)
Continua a leggereAlle regionali del 15 ottobre disfatta dell’opposizione. Alle destre solo cinque stati contro i diciassette bolivariani di David Lifodi (*)
Continua a leggeretre post a cura di David Lifodi (*): “Sì, sono chavista”, il Venezuela e noi di Giorgio Cremaschi; Venezuela, l’opposizione si spacca e fa arrabbiare El País di Gennaro Carotenuto; il documentario “In the Shadow of the Revolution” (con un link).
Continua a leggereIl paese è in una situazione oggettivamente difficile ed è spaccato a metà, ma su Caracas aleggiano i piani destabilizzanti del Pentagono e le trame del segretario Osa Luis Almagro. Per certi aspetti sembra di rivivere la situazione pre golpe del Cile nel 1973. di David Lifodi (*)
Continua a leggereIl ballottaggio con il candidato delle destre, Guillermo Lasso, si terrà il 2 aprile. Al referendum contro i paradisi fiscali si afferma ampiamente il “Si” di David Lifodi (*)
Continua a leggereLa liberalizzazione degli investimenti e del commercio calpesta la sovranità territoriale del paese di David Lifodi Del Trade in Service Agreement (Tisa l’acronimo in inglese) si sa poco, ma ciò che è certo è che si tratta di un accordo dedicato alla liberalizzazione dei servizi e, di norma, viene ratificato in gran segreto dai paesi aderenti senza alcun passaggio parlamentare.
Continua a leggeredi David Lifodi (*) La verdad, a quién le importa?, ha scritto di recente Horacio Verbitsky sul quotidiano argentino Página/12 a proposito dell’omicidio del giudice Alberto Nisman, trovato morto lo scorso 18 gennaio alla vigilia della sua deposizione al Congresso che avrebbe dovuto incriminare la presidenta Cristina Fernández de Kirchner, accusata di aver coperto, insieme al ministro degli Esteri Héctor
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