Chi vende petrolio e carburante ad Israele ?

La guerra ha bisogno di idrocarburi, tanti idrocarburi. Rifornire Israele di idrocarburi significa fomentare la guerra contro Gaza e il genocidio palestinese, caricando i serbatoi degli aerei militari e dei carri armati di Tsáhal. Il documento che proponiamo oggi è un’analisi  dettagliata – costruita da Data Desk per Oil Change International – della catena di approvvigionamento israeliana di carburanti e petrolio

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Armeni: il «giardino nero» del Caucaso

di Sabato Angieri (*). A seguire una nota della “bottega”.   I racconti degli abusi e delle violenze subite dai civili armeni del Nagorno- Karabakh. Tra le migliaia di persone in fuga dall’enclave indipendentista dell’Artsakh. Gli azeri sostengono di aver colpito solo obiettivi militari. *** Le testimonianze dei profughi dicono altro: «A Martakert una donna ha salvato i suoi 4

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Guerre e fughe di gas: dagli amici…

… mi guardi iddio; oppure se al proverbio preferite un vecchio-nuovo slogan … non è mai troppo tardi per uscire dalla Nato. Articoli, immagini e video di Massimo Mazzucco, bortocal, Eliseo Bertolasi, Demostenes Floros, Francesco Masala, Daniele Novara, Vauro, Giorgio Bianchi, Larry Johnson, Antonio De Lellis, Pepe Escobar, Franco Fracassi, Giuseppe Germinario, Max Bonelli, Stefano Orsi, Tiziano Cardosi, Scott Ritter,

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Fiamme di tossicità / 4

Azerbaigian – La quarta ed ultima parte del dossier sugli impatti ambientali e sociali causati dallo sfruttamento petrolifero e gasiero. Un focus sul terminal di Sangachal e sui giacimenti di Shah Deniz, da cui proviene il gas trasportato dal Trans Adriatic Pipeline. Continua da qui. di Crude Accountability Il Terminal di Sangachal e le aree circostanti Il monitoraggio del suolo

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