WWF su rapporto Ispra pesticidi

domenica 13 maggio tre marce (Treviso, Verona e Bolzano) per chiedere la limitazione dell’uso dei pesticidi

I dati presentati oggi da ISPRA sul monitoraggio della presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee confermano l’elevato impatto dei pesticidi sugli ecosistemi acquatici, una delle principali minacce per la biodiversità e la salute umana come denunciato da tempo dal WWF.

Il rapporto di ISPRA evidenzia che dove sono cercati attraverso un adeguato monitoraggio i pesticidi si ritrovano quasi sempre nei corsi d’acqua superficiali (67% dei 1.554 punti di monitoraggio, con il 23,9% dei punti di rilevamento sopra i limiti di legge).

Per il WWF l’analisi di ISPRA conferma il sostanziale fallimento del PAN Pesticidi (Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci) in scadenza nel febbraio 2019 e attualmente in corso di revisione. In particolare l’associazione evidenzia la sostanziale non applicazione in campo delle linee guida predisposte dai tre Ministeri (Mipaaf, Mattm, Sanità) in attuazione del PAN proprio per la riduzione dell’impatto dei pesticidi nelle acque e nelle aree naturali protette e siti Natura 2000.

A livello europeo e nazionale sta crescendo una diffusa consapevolezza nei cittadini-consumatori sull’urgenza di adottare provvedimenti per limitare l’utilizzo dei pesticidi, in particolare in agricoltura. E’ di pochi giorni fa la decisione dell’Unione Europea di vietare tre princìpi attivi nella categoria dei pesticidi neonicotinoidi sotto accusa per la moria delle api domestiche e selvatiche, mentre la magistratura di Udine è intervenuta sequestrando campi coltivati da aziende che avevano fatto abuso di pesticidi con l’accusa di disastro ambientale colposo.

Il WWF è convinto che un problema complesso come l’utilizzo sostenibile dei pesticidi non possa essere risolto con interventi della magistratura, utili senz’altro per sottolineare la gravità della situazione come conferma oggi il rapporto di ISPRA.

Per l’Associazione ambientalista serve un cambio di paradigma che ribalti completamente l’approccio considerando l’uso della chimica di sintesi l’ultima ratio nelle pratiche agronomiche, vietando l’uso dei pesticidi quando non sussistono comprovate situazioni di emergenza e quando il loro uso può essere sostituito con pratiche meccaniche, come nel caso dei diserbanti. Non è casuale che il pesticida maggiormente presente nelle acque sia proprio il glifosato, il diserbante piu’ utilizzato in agricoltura, di cui l’Unione Europea ha rinnovato l’autorizzazione all’uso per altri 5 anni. I dati ISPRA confermano che i livelli di inquinamento da glifosato sono ormai fuori controllo e l’unica soluzione da adottare con urgenza è la sua eliminazione dal mercato o quanto meno divieto di utilizzo in tutte le aree vulnerabili per la presenza di corsi d’acqua o del reticolo idrografico superficiale.

All’emergenza pesticidi le Associazioni, i comitati di cittadini e molti Amministratori locali rispondono domenica 13 maggio in Veneto e nella Provincia di Bolzano con tre marce per chiedere la limitazione dell’uso dei pesticidi, in particolare nelle aree agricole periurbane o in prossimità delle abitazioni, come avviene nell’area del prosecco.

Le tre marce Stop Pesticidi di domenica sono organizzate con il patrocinio e l’adesione del WWF Italia, insieme a decine di Associazioni nazionali, regionali e comitati locali: http://www.marciastoppesticidi.it/

www.marciastoppesticidi.it
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