a proposito di memoria, da ricordare tutti i giorni

Countries that currently recognise 'Palestine' as a state.

in verde i paesi che riconoscono la Palestina,

di Francesco Masala

 

Quando l’altro giorno Ban Ki-moon (segretario dell’ONU) ha criticato le attività di colonizzazione degli israeliani in Palestina (tra l’altro con un ferreo sistema di apartheid) e ha detto che è naturale resistere all’occupazione, Netanyahu lo ha accusato di incoraggiare il terrorismo.

 

Eppure se la gran parte della Palestina viene chiamata in tutto il mondo Territori Occupati qualcosa vorrà dire.

Se solo si legge la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, approvata dall’Assemblea dell’ONU nel 1948 è impressionante verificare quanti articoli vengano violati da Israele, senza la benché minima reazione da parte della comunità internazionale.

Addirittura il Preambolo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dice:

“è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione”.

 

Gli Usa appoggiano senza nessun tentennamento Israele, forse perché si riconoscono in quel paese, abusivo come il loro. Entrambi rubano le terre ai nativi, si dichiarano la democrazia migliore del mondo o della zona, hanno eserciti potenti, che addirittura esportano democrazia e hanno un carattere morale, ai nativi si espropriano anche le case, e li richiudono in riserve, esattamente come è successo agli indiani degli Usa (o agli indios in Brasile per fare un altro esempio)

La maggior parte degli stati del mondo riconosce lo stato palestinese, ma non importa.

Anche l’immaginario, la storia raccontata dai vincitori, accomuna tutti i nativi (e i poveri e i colonizzati), indiani e palestinesi sono brutti, sporchi e cattivi.

 

 

 

 

 

…Le attività di colonizzazione, ha detto per l’ennesima volta Ban Ki-moon, sono “un affronto per il popolo palestinese e per la comunità internazionale”…

…Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, accusa il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, di “incoraggiare il terrore”. Netanyahu si riferisce alle parole di Ban Ki Moon sulla sulla “frustrazione dei palestinesi” causata dall’occupazione israeliana, alla quale è “naturale resistere”…

da qui

 

 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – ONU 1948

 

Articolo 5

Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a

punizione crudeli, inumani o degradanti.

Articolo 7

Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna

discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto

ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente

Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione.

 

Articolo 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua

vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a

lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad

essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

 

Articolo 13

  1. Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i

confini di ogni Stato.

  1. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e

di ritornare nel proprio paese.

 

Articolo 17

  1. Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in

comune con altri.

  1. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua

proprietà.

 

 

 

…l’articolo 50 della Costituzione Italiana – diventato poi l’attuale articolo 54 – aveva un secondo comma poi scomparso. Il comma recitava:

« Quando i poteri pubblici violino le libertà fondamentali ed i diritti garantiti dalla Costituzione, la resistenza all’oppressione è diritto e dovere del cittadino »

da qui

 

 

nella Costituzione tedesca, all’art.20, si parla del Diritto di resistenza,

da qui

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *