Argentina: la notte dei lapis

Nel 1987 María Seoane ed Hèctor Ruiz Nuñez ricostruiscono la storia dei 7 dirigenti studenteschi delle scuole medie superiori e dei loro compagni sequestrati dalla polizia fra il 16 e il 21 settembre 1976. Un atto d’accusa contro la dittatura militare argentina

di David Lifodi

Francisco López Muntaner, María Claudia Falcone, Claudio de Acha, Horacio Angel Ungaro, Daniel Alberto Racero, María Clara Ciocchini e Pablo Alejandro Díaz scompaiono tra il 16 e il 21 settembre 1976. A far sparire nel nulla i 7 studenti medi ci pensa la polizia argentina, pochi mesi dopo la presa del potere dei militari, il 24 marzo dello stesso anno.

I giovani dirigenti studenteschi erano divenuti un’ossessione per la dittatura, che sguinzaglierà contro di loro i paramilitari della Tripla A e agenti trasformatisi in torturatori. La decapitazione dei vertici delle organizzazioni studentesche viene pianificata a tavolino e consumata nella tristemente nota Notte dei lapis. A raccontare il rapimento, le torture, ma anche i sogni di questi giovanissimi, tutti tra i 16 e i 18 anni, pensarono i giornalisti María Seoane ed Hèctor Ruiz Nuñez, pubblicando nel 1987 l’originale La noche de los lapices, tradotto e stampato in Italia da Editori Riuniti sempre nel 1987.

A salvarsi fu solo Pablo Alejandro Díaz. Quando la Commissione nazionale sulla sparizione delle persone – Conadep – promuove l’appello affinché tutte le persone torturate dal regime argentino presentino una denuncia pubblica, il ragazzo, che nel frattempo ha 27 anni, decide di presentarsi in tribunale e nel recarsi al palazzo di giustizia conosce casualmente il padre di un suo compagno desaparecido in carcere: è in questa circostanza che percepisce davvero di rappresentare un’intera generazione, quella che il generale Camps intendeva far scomparire per mettere a tacere una volta per tutte il movimento delle scuole medie superiori della città di La Plata.

La Notte dei lapis, così era stata denominata l’operazione di arresto dei ragazzi da parte del generale Camps e del suo successore Ovidio Ricchieri, fu messa in atto per contrastare sia le manifestazioni dei ragazzi per la tessera studentesca sia il loro lavoro di alfabetizzazione sociale nelle villas miserias. María Seoane ed Hèctor Ruiz Nuñez ricostruiscono nei dettagli le mobilitazioni degli studenti medi e grazie ai racconti dei familiari dei giovani desaparecidos ne tracciano un quadro familiare, sociale e politico fin dalla loro infanzia.

A seguito delle lunghe riunioni, non solo politiche, al bar Don Julio, i ragazzi iniziano a capire di essere gradualmente sotto tiro e percepiscono di essere seguiti. I colpi violenti alle porte delle loro abitazioni, le bende sugli occhi e le percosse sono comuni al rapimento di tutti i giovani. In un attimo i padroni delle vite dei 7 ragazzi diventano i militari, che ne dispongono a proprio piacimento, eppure i chicos, tra torture e sofferenze, riescono a non perdere l’umanità nonostante il tentativo di annullarli fisicamente da parte dei loro carcerieri.

Sono sconcertanti anche le giustificazioni date ai familiari dei sette adolescenti sequestrati che decidono di andarli a cercare in giro per commissariati e questure. Neva Falcone, madre di María Claudia Falcone, racconta che il cappellano militare del 7° Fanteria di La Plata, le si rivolse facendo capire che la figlia sarebbe stata inviata in un non meglio precisato “centro di rieducazione”. Un funzionario di monsignor Plaza, assicurò invece ai genitori di Claudio de Acha che non lo avrebbero rivisto mai più. Il generale Guillermo Suárez Mason di fronte alle pressanti richieste della madre di Pablo Alejandro Díaz insisteva nel dire che suo figlio era stato arrestato mentre stava distribuendo volantini per strada il 28 dicembre 1976 e non il 21 settembre, quando fu trascinato via con la forza da uomini con il volto coperto e gettato a forza in un’auto senza targa e con i vetri oscurati in piena notte. Per uscire dal penitenziario dove era stato trasferito dopo il periodo trascorso nei campi di detenzione e tortura, a Pablo Alejandro sarà intimato di confermare quanto scritto nel fascicolo che ovviamente non faceva menzione del sequestro, ma che lo indicava come sovversivo in quanto responsabile di comizi lampo, volantinaggi e scritte sui muri.

La dettagliata ricostruzione della sparizione dei sette ragazzi, e di molti altri loro compagni, da parte di María Seoane ed Hèctor Ruiz Nuñez, rappresenta un ulteriore atto d’accusa nei confronti della giunta militare argentina, tanto che il regista Hèctor Olivera ne trasse un film che partecipò al Festival di Cannes del 1987.

La forza interiore di quella generazione rappresenta ancora oggi un esempio per l’Argentina e l’intera America latina che crede nella partecipazione politica e nella democrazia.

La Notte dei lapis

di María Seoane ed Hèctor Ruiz Nuñez

Editori Riuniti, 1987

QUI è possibile vedere il film: https://www.videotecadiclasse.co/la-notte-delle-matite-spezzate-film-streaming/

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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