Autocritica

In neanche due ore ho ricevuto 6814 – fra msg, fax e telefonate – (d’accordo erano 2) di protesta e un solo plauso (Bifo mi ha subito scritto che ha sempre desiderato essere a capo di una congiura almeno mondiale) per l’articolo di Marie Laveau.

Il succo delle critiche è:  le rivelazioni del mio blog sulla congiura dei graffitari sono nulla rispetto alle orribili notizie che arrivano dall’Afghanistan (con medici italiani di Emergency al centro di complottoni e trafficissimi d’armi) e poi dall’Italianistan con le dichiarazioni di un ministro del quale ora mi sfuggono sia il nome che la funzione.

E’ vero. Porgo le mie più sentite scuse per aver privilegiato le pur importantissime rivelazioni di Marie Laveau (già giornalista di punta del quotidiano francese «Oas», considerato un modello di obiettività persino da Calderoli) sulle tremende verità che giungono da Afghanistan e da quell’altro statarello a forma di stivale.

Giuro che non accadrà più. Magari ora mi rileggo «Niente di vero sul fronte occidentale» (appena uscito da Rubbettino) di Ennio Remondino così da capire la vera gerarchia delle notizie.

Redazione
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