Bomsa
Care e cari,
ricevo e faccio mio l’invito di Andrea e altri/e ad aderire al boicottaggio dei prodotti Omsa e Golden Lady, nell’ambito della vertenza contro la chiusura dello storico stabilimento Omsa di Faenza, che vedeva impiegate oltre 350 persone.
Per chi non lo sapesse, la chiusura non è determinata da crisi commerciale o aziendale, bensì dalla volontà della proprietà di localizzare per aumentare i profitti.
La proprietà non si cura delle ripercussioni che una simile decisione ha in un contesto produttivo e sociale come quello di Faenza e fa finta di dimenticare quanto la comunità locale abbia contribuito ai profitti che la stessa fino ad oggi ha prodotto e goduto.
Chi ne vuole saperne di più può consultare uno dei numerosi gruppi fb attivi sul web
http://www.facebook.com/groups/107794465916112/
http://www.facebook.com/groups/107794465916112/#!/bomsa.boicottaomsa
partecipate al boicottaggio e diffondete questo testo
Continuo a ripetere:si faceva nel ’44 contro i nazifascisti,ora stiamo molto peggio con i nazibanchieri della Bilderberg Bank:occupare le fabbriche,impedire che portino via i macchinari altrimenti sabotarli:le macchine oggi hanno una tecnologia talmente avanzata e costosa che in Serbia la omsa se deve ricomprarle, cambia di certo idea:se poi vogliamo continuare a chiedere all’agente della cia Joe napolitano di intervenire…allora siamo ai torsoli,che se so’ mangiati anche la frutta…
Differenziare,moltiplicare le forme di lotta. Aggredire l’aggressore da ogni direzione. Qualsiasi pagliuzza conta. Anche solo strillare. Come fanno loro, che conducono una lotta instancabile, implacabile con ogni mezzo, a dismisura (preparano il terreno su cui battersi per decenni, decenni di assillante propaganda, di grida al lupo! al lupo! e poi, alla prima occasione colpiscono a morte). Noi non disponiamo di forza militare, né degli eserciti della corruzione; di cui si sono muniti in quantità esorbitanti, su questo piano siamo perdenti; ma su tutti gli altri aspetti della lotta di classe invece siamo pari o più forti. Dobbiamo solo scoprirla questa forza, non basta sia uno a scoprirla, né cento o mille e neppure i milioni. La consapevolezza della propria forza a un certo punto, tramite l’azione incessnte e paziente dei comunisti, attraverso le esperienze concrete e lo smascheramento dei riformisti,, deve diventare evidenza nei più e allora non basteranno tutte le armi del mondo a fermarci.
Perciò, il sabotaggio, l’occupazione delle fabbriche, riempire le piazze, giusto; ma anche solo strillare. Non lasciare nulla di intentato contro i mostri che ci opprimono. Neppur un grammo della nostra energia, intelligenza, capacità. Ogni grammo che noi risparmieremo sarà un grammo in più per loro, pronti come sono a succhiare ogni energia residua.
Esseri senza vergogna!, sono stati capaci a attaccarsi ai più deboli e bisognosi, alla povertà dei pensionati: zecche senza misericordia!