Carneade Muccino, non pervenuto

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di Francesco Masala

Dice Gabriele Muccino:”…Ho sempre pensato che Pasolini regista fosse fuori posto, anzi, semplicemente un “non” regista che usava la macchina da presa in modo amatoriale, senza stile, senza un punto di vista meramente cinematografico sulle cose che raccontava, in anni in cui il cinema italiano era cosa altissima, faceva da scuola di poetica e racconto “cinematico” e cinematografico in tutto il mondo…” (qui)

 

Si leggerà nell’enciclopedia del cinema del futuro prossimo venturo: “Carneade Muccino! Chi era costui?”.

 

http://markx7.blogspot.it/2015/11/carneade-muccino-non-pervenuto.html

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

2 commenti

  • Moccino , perdonalo Pierpaolo, non sa quel che dice.

  • Francesco Masala

    Ismaele novembre 2015 05:16
    certo che Muccino è libero di dire quello che vuole, e però anche io sono libero di dire che non sono d’accordo con Muccino.
    anche criticare il criticatore ha la stessa dignità di critica, no?
    perché la critica al criticatore è squadrismo da stadio, o perché è la prima critica ha più dignità?

    mutatis mutandis ho visto da poco uno spettacolo (http://markx7.blogspot.it/2015/10/da-evitare-assolutamente-proposito-di.html) nel quale fra le altre cose si dava del pedofilo a papa Francesco e si descriveva Allende come un povero idiota.
    per i più è stato una satira al potere, e i pochi che lo criticavano, come me, dei borghesi comunisti che non capiscono.
    ecco, per dire che non è che chi critica per primo, positivamente o negativamente, vale di più e chi viene dopo vale di meno, che chi la pensa come Muccino abbia ragione e gli altri torto, è solo una discussione, ognuno con le sue ragioni, e il tempo, che è signore, aiuterà a capire tante cose.

    Lucien 5 novembre 2015 08:04
    Concordo con il tuo ragionamento. La questione non è la critica sacrosanta e anche gli sfottò nei confronti di scrive stronzate, ma quando si va oltre e si passa alle offese gratuite o agli insulti.
    Purtroppo ha ragione Eco quando dice che i social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino…

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