Daniel Varujan: «I fienili»
319esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)
I fienili
Fienile di trifoglio, colmo di odori
di incenso, di hashish;
quando apro la tua porta
i tori dall’ampia fronte
muggiscono, infuriati,
spezzando il collare di cuoio.
Fienile di piselli, colmo di mille fiori
dall’odore di montagna;
quando porto i tuoi covoni nelle mangiatoie
cesta dopo cesta
il mio petto e il mio grembiule s’impregnano delle tue spezie
per giorni e giorni.
Fienile di paglia, colmo di sole
che guarda sul focolare;
dove distesa sul tuo tenero ammasso
partorisce la gatta,
tu che rendi d’argento il muso dei miei agnelli,
sii benedetto.
(da «Il canto del pane», curato da Antonia Arslan che è anche diventato un film e un’opera multimediale. In “bottega” cfr Un libro sfuggito agli assassini e L’eterno genocidio armeno
(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana i versi da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni.