Due ottimane di passione 15 – Rivoluzione


Da lunedì a lunedì, seconda ottimana (di passione)
15 – domenica: rivoluzione

Alcuni giorni fa durante la trasmissione radio del mattino “prima Pagina” una signora molto arrabbiata ha fatto riecheggiare per ben due volte la parola “rivoluzione”. Un brivido mi ha attraversato la schiena.

Pura nostalgia, oppure anche timore del piccolo borghese abbarbicato ai quattro soldi di pensione che gli permettono, ancora per poco, di vivere?
Non lo so e non lo voglio sapere. Non mi cambia nulla saperlo.
Quel che mi cambierebbe e se quel brivido attraversasse anche la vostra schiena. La schiena di voi signori dei media allineati e coperti, che vi accapigliate per qualche piccola differenza che vi divide, accomunati dall’acquiescenza alle opinioni gradite da Sua maestà il Capitale, del quale vi fate portavoce. Sarebbe un gran bene se anche voi, prima che sia troppo tardi, accettaste di rendervene conto, per cambiare cambiandovi.
Non dopo, quando sarà troppo tardi e la rabbia diventerà azione diretta. Quando diventerà intervento in prima persona negli affari dello stato, per offrire a tutti quella soluzione che voi VOLETE solo per alcuni. Pochi.
Prima che sia troppo tardi. Troppo tardi per voi, si capisce. Perché noi, a parte i brividi lungo la schiena, non abbiamo altro da perdere che le zecche che ci stanno dissanguando. Noi e voi.

Qui ci vorrebbe una bella esecuzione dell’Internazionale. Purtroppo non so come inserirla per farvela ascoltare. Canticchiate a bassa voce bandiera rossa, andrà bene lo stesso.
Mauro Antonio Miglieruolo

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

  • …CHE BRUCINO LE BORSE LE BANCHE (E L’EQUITALIA…) PERCHè MILLE PICCOLI FUOCHI CI DONINO FINALMENTE UNA NOTTE DI PACE. Lettera a babbo natale di Luis Sepulveda dicembre 2010.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *