Essere paraculi

“Postideologici”…vuol dire che «un principio forte non c’è». Però penso a Tonino Bello e qualcosa mi induce a sperare ancora

di ANGELO MADDALENA

Con una noticina finale (di db) a proposito di una idea tipo “lunedì… dell’Angelo”

Federa” mi dice che non dovrei parlarci con certa gente che fa discorsi aberranti e sconfortanti, poi si corregge e mi dice «sì, ci devi parlare, perché tu scrivi, se no che devi scrivere?». E’ doloroso e traumatico a volte essere ingenui e poetici, ma poi…come mi diceva Francesco Lucibello ai tempi dell’Università: «tu hai un grande amico e una grande arma: la penna». Nel frattempo si è aggiunta anche la chitarra, ma quanto dolore ci vuole «per dare vita allo sconforto e liberarlo dalla sua mole». Il db bottegardo mi invita a scrivere un raccontino breve per ogni lunedì.

Ci proverò.

So già che certe volte non ce la si fa: sconforto trasporto uomo morto (gioco di parole terapeutico). Una volta fascisti e comunisti si menavano, e in un certo qual modo, si rispettavano, ora è tutto strisciante; si dice che non esistano più fascisti e comunisti, o meglio esistono ancora le ideologie, anche se alcuni – tipo tanti pentastellati, tanti salviniani e neofascisti, casapaundini e meloniani – si vergognano di dirsi fascisti e allora dicono «non esiste più destra e sinistra», «siamo postideologici». Ma che vuol dire? Questo è essere paraculi, vigliacchi e senza responsabilità né personale né politica. Come quello lì, chiamiamolo Viagro, che sta con i 5 Stelle e mi dice «ci potremmo alleà cco Casappaund, mejio loro che Berlusconi», «Casa Pound dà da mangiare ai poveri»…. come dire: bastone e carota (ma più bastone che carota).

Poi arriva un altro, chiamiamolo Scempio, che si sente toccato nel vivo quando sente dire che i Cinque Stelle si alleerebbero con Casa Pound – questo è indecente – e dicendo: «i Cinque Stelle sono meglio dei comunisti come voi» (ma comunista in che senso? Io non lo sono però penso che il comunismo storicamente abbia tanta dignità e forza rivoluzionaria di fondo, e comunque tu non hai mai parlato con me per più di due minuti).

Che poi per Berlusconi – gioco delle parti e scherzo del destino – i Cinque Stelle sono come i comunisti vent’anni fa, il Male o la Malattia. Ho detto a “Scempio” che ho scritto una canzone ispirata ai Cinque Stelle e non solo: Giovani assessori a futtiri cumpagnu. Eppure nel mio paese c’è una Giunta a Cinque Stelle che ha fatto una cosa buona, cioè dare l’assenso e il sostegno per l’apertura di un Centro di accoglienza per migranti, un po’ poco allineato con l’ideologia-non ideologia dei Cinque Stelle (tendenzialmente di destra ma “postideologica”) e con i dettami di certi leader e militanti Cinque Stelle… Penso a Viagro, militante pentastellato: per lui (riassumo) “Mussolini ha creato l’INPS, la tredicesima e ha debellato la mafia in Sicilia col prefetto Mori”. Forse sì però Mussolini però ha fatto morì ammazzati tanti non fascisti, comunisti, socialisti, anarchici e gente comune: da Matteotti in poi e anche prima! Però poi Togliatti ha firmato l’amnistia per i fascisti, e son rimaste tante cose com’erano prima. Insomma se ragioni con la tua testa e col tuo cuore, senza farti schermo con ideologie e postideologie, ti ritrovi attaccato da tutti: 5 Stelle, fascisti, post comunisti o “nuovi comunisti”.

Il settimanale L’Espresso racconta l’incontro di Ivrea dei Pentastellati: «I neo-parlamentari verseranno 1,2 milioni l’anno alla Rousseau. Li gestirà l’amministratore unico: lui» . Lui è Davide Casaleggio: «presidente, amministratore unico e tesoriere della Associazione Rousseau» come ha notato Il Foglio. Il tipo che io chiamo Viagro è andato a Ivrea, mi ha detto che si è discusso solo di “cose tecniche”. Tempo fa mi spiegava che i meet up dei Cinque Stelle sono molto meno frequentati di una volta, le decisioni vengono prese spesso e volentieri dall’alto ecc. Da questo pantano non si esce con la novità o la gioventù, e questo lo dico nella mia canzone Giovani assessori a futtiri cumpagnu: «non basta la novità / per superare questo pantano / e andare più lontano/ci vuol coraggio e voglia di ascoltare / se no restiamo sempre in altro mare / ma la morale sai qual è? / che un principio forte non c’è» (*).

Ci aiuta a uscire dal pantano – almeno con il ricordo e il racconto – don Tonino Bello, di cui ricorre l’anniversario della morte. Ce lo ricorda bene il quotidiano comunista il manifesto di oggi (sabato 21 aprile 2018) con un servizio che inizia in prima pagina e la vignetta a colori di Mauro Biani – che vedete qui sopra – intitolata Eutopia, c’era un vescovo contemplattivo. «Vescovo, pacifista, antimilitarista, in prima linea accanto a operai e sfrattati in lotta per il lavoro e per la casa e ai migranti albanesi che sbarcavano in Puglia . Tutto questo è stato don Tonino Bello, vescovo di Molfetta. Ieri papa Francesco gli ha reso omaggio ad Alessano, dove Bello era nato». Ricordo la marcia dei 500 – fortemente voluta da don Tonino – a Sarajevo in pieno scempio umano e bombardamenti. Prima ancora, nel 1982, allora vescovo di Molfetta, «interviene contro la militarizzazione della Puglia – dal mega poligono di tiro che avrebbe sottratto migliaia di ettari di terra ai contadini e agli allevatori della Murgia, all’installazione degli F16 a Gioia del Colle – e marcia a Comiso contro gli euromissili». Altro che Cinque Stelle, Casa Pound e vigliaccume vario ed eventuale. Con la memoria che riaffiora si può ancora combattere il presente che spesso è vile e stupido anche a causa della perdita di conoscenza storica collettiva e individuale.

NOTICINA/PROPOSTACCIA: Un “angelo custode” per iniziare bene la settimana?

Mi piace il torrente di idee, storie, contraddizioni, pensieri, persone, dubbi che attraversa gli scritti di Angelo Maddalena: racconti di fiction o più spesso avventure di/in viaggio che siano (spesso in “bottega”). Così gli ho proposto un “lunedì… dell’Angelo” – non solo in zona Pasqua – o meglio che lui apra la settimana bottegarda. E siccome una congiura famiglia-anagrafe-fato gli ha imposto il nome di Angelo mi piace pensare che in qualche modo possa fare l’angelo custode della nuova (laica) settimana. Perciò ci rivediamo qui – scsp: salvo catastrofi sempre possibili – fra 168 ore circa che poi sarebbero 7 giorni. [db]

(*) Avrei voluto farvi sentire tutta la canzone dalla voce di Angelo ma un link in rete non c’è. Mannaggia, e poi dicote che nel cyberspace ormai c’è tutto. Se siete arrivate/i fin qui magari di fretta (curre curre guagliò però non esagerare) riguardate con calma la vignetta di Mauro Biani: vi siete accorte/i  – veeeeeeeeeero? – che l’ultima parola non è “contemplativo” ma “contempl-ATTIVO”?  Cambia un bel po’…  [sempre db]

 

Redazione
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