Fantascienza per immagini: l’occhio infinito –74 —

Astronavi 12

La Fantascienza delle origini possedeva lo slancio che l’immaginazione offre sempre alla creatività; che offre  la speranza in un mondo migliore, necessità e vita nell’umano.

Era tale per le migliaia di adolescenti che degli antichi fascicoli si sono nutriti:
ossigeno per la fantasia, prospettive nuove e diverse al futuro, sogno e ricchezza esistenziale per la vita.
Ma non solo per gli adolescenti. Anche per gli adulti che se ne servivano per alimentare i sogni e le speranze che tengono insieme la società, le prospetiv di vita.
Lo fanno attraverso il servizio di mantenere viva la parte di sé che non aveva dimenticato d’essere stata fanciullo.
Prima che arrivi il declino.

 

di Mauro Antonio Miglieruolo

Della decadenza della fantascienza (che è anche decadenza delle aspettative sociali) si accusa l’avvento  delle realizzazioni scientifiche, la conquista dello spazio (ben lontano però dall’essere conquistato).
Si accusa, a guardare bene, La Fantascienza di aver lasciato venisse meno il fascino fantascientifico.
Il venir meno di un contenuto (non esaustivo, né prevalente) quale origine del declino.
Il passaggio di tale contenuto dall’aleatorio al reale, avrebbe svuotato di senso della proposta fantascientifica.
Questo perché spesso la si valuta nei suoi aspetti minori, quando cerca rifugia nel minimalismo, minimalismo comncettuale, minimalismo tecnologico,
come a volte succede.
Preferisco esimanarla nella grandezza di un ruolo propositivo, di sostegno delle speranze, quale effettivamente ha svolto nel corso di tutto un secolo.
consapevole come sono che ben altre sono le cause del (provvisorio) declino della Fantascienza.
Tra le quali sono da annoveverare la fine delle grandi narrazioni, i progetti di ingegneria sociale che avevano ispirato le masse e sostenuto le intelligenze. Le migliori intelligenze.
Le delusioni sociali hanno potuto molto più che l’espandersi del realimo tecnologico.
Il declino delle prospettive di cambiamento sono sono state la causa prima del declino dell’innocenza fantascientifica
L’innocenza è essenziale per permettere alla fantasia di trovare spazio nell’animo delle persone. Essa è stata consumata dalle problematiche poste dall’avvento del pensiero unico, antagonista di quello fantascientifico.
Un pensiero sempre plurale, poliedrico e prabalistico.

Un pensiero speculativo, è stato definito quello della Fantascienza. Approdo inevitabile di una molteplicità di elementi. Aperto al gioco e alla speranza.
Essendo fondata sul gioco la fantascienza, presuppone l’innocenza; a sua volta tributaria dell’abbandono panico e della fiducia nell’essere.

Di questo gioco è diventato oggi prevalente l’immaginare fantasmagoriche astronavi che solcano l’infinito. I deserti di Mondi lontani, mondi aridi, mondi tormentati, mondi da redimere.

Rinnovo questo gioco per la undecisima volta, ma ce ne saranno altre. Intervallate dalle svariate tematiche, fantascientifiche e para fantascientifiche, delle quali mi riuscirà di riunire abbastanza immagini per poterle selezionare e poi proporre.

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Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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