Festival dei Tacchi Per chi è in Sardegna o (beato lui, beata lei) ci andrà

Festival dei Tacchi 2014 – diretto dal Cada Die Teatro – dal 1 al 10 agosto a Jerzu, Ulassai e Osini in Ogliastra. Ci saranno Lillo e Greg, Dario Vergassola e David Riondino, Syusy Blady, Teatro della Cooperativa e altri.
Una “via del teatro” che collega tre paesi vicini stimolando la fruizione dei luoghi e la partecipazione. Spettacoli teatrali, musica, momenti di incontro e approfondimento e la sezione «Libri in scena» con autori, registi e attori.

Lillo e Greg – al secolo Pasquale Petrolo e Claudio Gregori – arrivano per la prima volta in Sardegna con lo spettacolo «Attenti a quei due».

Dario Vergassola, in coppia con David Riondino, presenta «Riondino accompagna Vergassola a incontrare Flaubert», una sorta di interrogatorio – lezione su un grande classico dell’800: «Madame Bovary».

Syusy Blady propone «Misteri per caso», conferenza-spettacolo dove guida il pubblico in un viaggio, sempre diverso e interattivo, nei luoghi misteriosi del mondo.

Lella Costa in «Femminile singolare – vedi alla voce poetessa», omaggio alle donne che con il loro impegno e la loro voce hanno fatto la storia della poesia nel ‘900.

Arditodesìo con «Storie di Uomini. Un anno sull’Altipiano», dal capolavoro di Emilio Lussu; una ricerca profonda di quali sono i codici di comportamento dell’animo umano nelle situazioni più estreme.

Teatro Invito si presenta con «In capo al mondo. In viaggio con Walter Bonatti», un tributo al celebre alpinista protagonista di tante avventure, affrontate sempre con onestà e senza compromessi, in un confronto leale con la Natura.

Dalla penisola arriva anche il duo Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno che presenta «Coppia aperta, quasi spalancata», tratto dal testo di Dario Fo e Franca Rame; una denuncia dell’arretratezza emotiva, culturale e affettiva di certi uomini e al contempo un omaggio alla sensibilità e all’ironia delle donne.

Renato Sarti del Teatro Della Cooperativa presenterà una lettura sulla seconda guerra mondiale dal titolo «Via Hermada – strada privata»; in scena il giovane attore sardo Valentino Mannias con Renato Sarti, anche regista e autore del testo.

Fra gli artisti della scena sarda Mauriziello da Turris con «La discesa dei giullari», una parata di strada, per le vie del paese, in compagnia di buffoni, acrobati, giocolieri e ciarlatani.

Infine, il Teatro Dallarmadio con Fabio Marceddu e Antonello Murgia, il musicista Gavino Murgia e naturalmente il Cada Die Teatro saranno protagonisti della serata intitolata «Mare Mare».

Animeranno la sezione «Libri in scena» gli scrittori Francesco Abate, Syusy Blady, Alberto Capitta, Renato Polizzi, Tonino Serra, accompagnati dai giornalisti Paola Pilia, Celestino Tabasso, Giacomo Mameli e Gianni Zanata.

 

PROGRAMMA

Il non-sipario sul festival si apre venerdì 1 agosto con i laboratori teatrali per i residenti condotti da Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, avviati nelle settimane e nei mesi precedenti al festival.

Sabato 2 agosto alle 18 nel centro storico di Jerzu (località Cuccureddu) è in programma l’esito scenico del laboratorio «Ir logus de is contus» tratto dal romanzo «Centu Contus de Iersu», in facebook di Tonino Serra, condotto da Mauro Mou con un gruppo di giovani jerzesi. Jerzu e la sua storia, così come mai è stata raccontata; attraverso gli occhi, la sensibilità e il cuore di uno dei suoi figli. Un affresco multicolore, realistico, che si traduce in una vera e propria epopea della comunità.

Alle 21.30 il palcoscenico della Cantina Sociale di Jerzu, ospiterà il duo Lillo e Greg, per la prima volta in Sardegna con lo spettacolo «Attenti a quei due».  Può un trattato di sociologia e psicologia diventare uno spettacolo comico? La conferenza del professor Assianoris è il gustoso pretesto per mostrare un pittoresco florilegio di situazioni grottesche che esplorano vizi e difetti dell’animo umano, come la venalità, l’insicurezza, l’egoismo, la meschinità. Caratteristiche umane negative, ma molto più fertili di quelle positive, quando si vuole raccontarle in chiave umoristica.

Domenica 3 agosto, si comincia alle 10 con una visita guidata alla Cantina Sociale Antichi Poderi di Jerzu. Alle 11, per la sezione Libri in scena, presso il Comune di Jerzu si terrà la presentazione del nuovo di libro dello scrittore jerzese Tonino Serra dal titolo «Nicolò Businco»; l’incontro sarà coordinato dal giornalista Giacomo Mameli.

In serata il festival lascerà spazio alla 35^ edizione della Sagra del vino, con le sue degustazioni di vino e prodotti tipici, le sfilate in costume e le tracas.

Lunedì 4 agosto, si inizia alle 10 con una visita guidata alla Stazione dell’Arte di Ulassai; in contemporanea si terranno anche i laboratori teatrali condotti da Silvestro Ziccardi con i bambini (della scuola primaria di Ulassai) e di teatro circo diretto da Jacob Jonathan Frau, con un gruppo di giovani, dal titolo «Quando interviene il circo», teatro corporeo e ricerca espressiva,.

Martedì 5 agosto alle 10 visita guidata alla Cooperativa Tessile Su Marmuri di Ulassai.

Alle 21.30, sul palcoscenico naturale della Stazione dell’Arte di Ulassa, Lella Costa porterà in scena «Femminile singolare – vedi alla voce poetessa»: da Emily Dickinson ad Amelia Rosselli da Sylvia Plath a Kate Clancy. Racconti di donne, impegno civile di cui cogliamo l’urgenza.

Mercoledì 6 agosto, il Festival dei Tacchi, si apre al mattino (ore 9) con un’escursione organizzata da ArcheoTaccu; per proseguire alle 17, nella sala polivalente di piazza Barigau a Ulassai con la presentazione di «Tra due popoli»: esito finale del Laboratorio di teatro tenuto durante l’anno da Silvestro Ziccardi, con i bambini della scuola primaria di Ulassai.

Alle 19 nello scenario magico di Taccu a Osini, la compagnia di Trento Arditodesìo, diretta da Andrea Brunello presenta «Storie di uomini. Un anno sull’Altipiano», dal capolavoro di Emilio Lussu.

La serata si chiuderà alle 21.30 in località Taccu a Osini, con lo spettacolo «Riondino accompagna Vergassola a incontrare Flaubert» di Dario Vergassola e David Riondino.  Immaginiamo che, davanti all’analfabetismo di ritorno che a detta di molti affligge l’Italia, il ministero della Cultura lanci una campagna nei teatri, affidata ad attivisti organizzati nelle minacciose Brigate Culturali, con l’obiettivo di alzare il livello medio degli attori di cabaret.  Un comico scelto a caso tra i più ignoranti in letterature classiche verrà pubblicamente torturato in scena sotto forma di interrogatorio-lezione su un classico fondamentale dell’800: «Madame Bovary» di Flaubert.

Giovedì 7 agosto si inizia alle 10 in località Sant’Antonio a Jerzu con un laboratorio di educazione ambientale rivolto a grandi e piccini, in collaborazione con l’Ente Foreste.

Si prosegue alle 17 a Ulassai (località Sa Pranedda – Canyon) con il Teatro Invito di Como che presenta «In capo al mondo. Viaggio con Walter Bonatti».  In scena Luca Radaelli, accompagnato alla chitarra da Maurizio Aliffi, si interroga sul concetto di eroe.  Dietro Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche, né le celebri esplorazioni condotte per «Epoca», c’è una filosofia di vita, la volontà di arrivare alla meta senza compromessi, in un confronto leale con la Natura. C’è la curiosità, l’umiltà di confrontarsi con culture diverse, apparentemente arretrate e invece più sagge perché in armonia con la natura.

A seguire alle 19 per la sezione libri in scena, presso il Lavatoio di Ulassai, gli scrittori Francesco Abate e Renato Polizzi con il giornalista Celestino Tabasso presentano i loro libri «Sei per la Sardegna» e «Morti favolose di animali comuni».

La serata si chiuderà alle 21.30 alla Stazione dell’arte di Ulassai con Alessandra Faiella e Valerio Bongiorno e la loro «Coppia aperta, quasi spalancata» (produzione Teatro della Cooperativa) tratta dal testo di Dario Fo e Franca Rame.

Venerdì 8 agosto, si parte alle 10 con un convegno promosso dal GAL Ogliastra.

Alle 17 alla Galleria comunale di Osini, per la sezione «Libri in scena», lo scrittore Alberto Capitta con la giornalista Paola Pilia presenta «Alberi erranti e naufraghi». A seguire, alle 19, il giullare Maurizietto da Turris in compagnia dei suoi amici buffoni, acrobati e ciarlatani per animare le strade di Jerzu con «La discesa dei giullari». La serata si chiuderà alle 21.30 nel palcoscenico della Cantina Antichi Poderi di Jerzu con una performance di musica e teatro dedicata al mare in compagnia del musicista Gavino Murgia, di Fabio Marceddu, di Antonello Murgia e del Cada Die Teatro

Sabato 9 agosto il Festival dei Tacchi ospiterà una terna di appuntamenti, il primo alle 17 nel Bosco di Sant’Antonio a Jerzu con «La metamorfosi»: esito finale del laboratorio «Quando interviene il circo, teatro espressivo e ricerca corporale», diretto da Jacob Jonathan Frau, durante il festival, con un gruppo di giovani.

Alle 19 – presso il lavatoio di Maria Lai a Ulassai – Pierpaolo Piludu del Cada Die Teatro presenta lo studio dal titolo «Alberi e sogni». Partendo dalla storia di Elzéard Bouffier, «L’uomo che piantava gli alberi» che era riuscito a trasformare un deserto di sassi e di vento in un’immensa foresta, la vicenda si intrecciata con quelle di altre donne e uomini che hanno dedicato la propria vita alla realizzazione di un sogno, anche quando il buon senso, la ragione e le guerre, suggerivano di lasciar perdere.

Alle 21.30, alla Stazione dell’arte di Ulassai, Syusy Blady presenterà «Dio è nato donna. Misteri per caso».

Domenica 10 agosto il Festival dei Tacchi si chiuderà con un doppio appuntamento al mattino e al pomeriggio; alle 10 nella torre della Cantina Antichi Poderi a Jerzu si terrà un incontro aperto al pubblico fra il giornalista e scrittore Gianni Zanata e Syusy Blady; alle 16 nel bosco di Sant’Antonio a Jerzu si terrà una lettura di Renato Sarti dal titolo «Via Hermada strada privata»; in scena l’autore e il giovane attore sardo Valentino Mannias. L’Hermada e il San Michele sono due piccole montagne nei pressi di Monfalcone e Gorizia. Le due cime durante la Prima Guerra Mondiale si trovavano a un tiro di mortaio. Oggi come allora si guardano in faccia e a modo loro, forse, riescono a parlarsi. Il San Michele fu conquistato grazie all’apporto fondamentale della Brigata Sassari, mentre quella che era definita “la porta di Trieste”, ossia l’Hermada, nonostante il sacrificio di centinaia di migliaia di vite umane, non fu mai conquistata dagli italiani.

 

Il festival è promosso e organizzato dal Cada Die Teatro (www.cadadieteatro.it)

con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia dell’Ogliastra, dei comuni di Jerzu, Ulassai e Osini, della Cantina Antichi Poderi di Jerzu, della Stazione dell’Arte di Ulassai e Archeo Taccu di Osini.

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *