I lavoratori della sanità piacciono solo quando muoiono

comunicato di SI Cobas sanità

Avanti verso lo sciopero generale dell’11 ottobre

promosso da tutto il sindacalismo di base

In piena epidemia i lavoratori sono stati mandati a morire, si sono ammalati gravemente, contagiato i loro familiari e costretti ad assistere i malati senza protezioni adeguate.

Chi ha osato denunciare le condizioni di lavoro in cui operavano è stato sospeso e perseguito. Ricordiamo le interviste di spalle o a volto coperto e i dirigenti – incarogniti, fedeli all’azienda ma non a pazienti e dipendenti – che cercavano di stanare i “rei” di alto tradimento.

Coloro che declinano l’imposizione vaccinale vengono ora sospesi senza stipendio, vilmente ricattati, nonostante abbiano sempre svolto il loro lavoro con diligenza e competenza. Criminalizzati, nonostante sia accertato che anche i vaccinati possono contagiare.

Questi lavoratori subiscono da decenni i tagli alla sanità pubblica: ritmi di lavoro massacranti, un costante demansionamento di comodo. Il salario invariato da troppo tempo vede il loro potere d’acquisto miseramente abbattuto. Le mancate assunzioni stabili hanno ridotto il personale all’osso, tanto da vedersi negare le ferie programmate.

Non è permesso loro nemmeno pensare! Devono accettare in modo acritico qualsiasi direttiva dettata da un sistema sanitario gestito in modo privatistico e slegato dalla cura della persona come interesse primario. Non è permesso loro denunciare carenze e inadempienze delle dirigenze, non è permesso loro avere dubbi o paure verso trattamenti sanitari che riguardano il loro corpo.

Noi crediamo che il vaccino sia uno strumento di difesa, ma la vera battaglia si vince attrezzando un sistema sanitario che pone al primo posto la prevenzione.

Riteniamo che sia da respingere il miserabile ricatto. Vaccinarsi deve essere una scelta consapevole e non un trattamento sanitario subìto sotto la scure del furto del salario. Consideriamo questo ricatto un vero e proprio attacco alle classi più deboli, costrette a sottostare a questa odiosa scelta politica.

Anche per questo invitiamo tutti i lavoratori a partecipare allo sciopero generale indetto per l’11 ottobre da tutto il sindacalismo di base.

CON I LAVORATORI SEMPRE! IL RICATTO DEL SALARIO NON È ACCETTABILE!

La vignetta – scelta dalla “bottega” – è di Giuliano Spagnul

 

Redazione
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