Il Karaté letterario di Alessandra Daniele – 22

di Alessandra Daniele

alfanoCol PD balcanizzato, sconfitto, e preso con le mani nel Sacco di Roma, quel governo che a troppi era parso invincibile è adesso pateticamente appeso ai ricatti di Alfano, e ai comodi di Verdini. Cioè ai fuorusciti, più o meno autorizzati, di Berlusconi.
Chi l’avrebbe mai detto? Beh, io per esempio. Fin dal’inizio.
Oggi in Italia Renzi conta sempre meno.
In Europa invece non è mai contato un cazzo.
Da anni l’Italia chiede all’Europa maggiore flessibilità dei vincoli di bilancio, e gestione condivisa dei flussi migratori. Le risposte che ha ricevuto fin’ora sono state chiare:
Flessibilità? Scordatevela.

Immigrazione? Cazzi vostri.
È facile essere Salvini. E diventa ogni giorno più facile.
Stiamo infatti assistendo anche al ritorno d’una disgustosa quanto contagiosa malattia medievale: la caccia alle streghe.
Più che a Cesare Ottaviano Augusto fondatore dell’impero, oggi Renzi somiglia a Cesarione, e i barbari sono alle porte: i media brulicano di aspiranti leader leghisti e grillini, ansiosi d’essere promossi da Spauracchio a Cazzaro titolare, mentre le renziane-immagine, dimostratesi totalmente incapaci di guadagnare consensi reali, sono state sostituite in Tv da stizzosi burocrati come Orfini persino più inefficaci.
E come il fantasma dei Natali passati, è ricomparso anche Mastella.
Tutta la scintillante vernice di nuovismo vincente del governo Renzi sembra evaporata in una notte come un’abbronzatura fasulla, scoprendo una carcassa rosa dalla ruggine e dai parassiti.
È l’effetto Genesis: lo sviluppo accelerato artificialmente produce un decadimento altrettanto veloce. Il tempo di dimezzamento dell’isotopo Renzi è stato così breve che il suo rimpiazzo non è ancora pronto.
Di Battista è ancora crudo.
Salvini è al sangue.
Di Maio è stoppaccioso.
E Toti ha appena chiesto la restituzione dei due Marò con gli interessi: ne vuole tre.
Tutto questo potrebbe allungare la semivita del governo. L’impraticabilità di tutte le altre opzioni, unica polizza d’assicurazione di Renzi, però sta per scadere. Persino nel PD già fermentano leadership alternative.
La destinazione finale è già decisa.
Allacciate le cinture.

 

Miglieruolo
Mauro Antonio Miglieruolo (o anche Migliaruolo), nato a Grotteria (Reggio Calabria) il 10 aprile 1942 (in verità il 6), in un paese morente del tutto simile a un reperto abitativo extraterrestre abbandonato dai suoi abitanti. Scrivo fantascienza anche per ritornarvi. Nostalgia di un mondo che non è più? Forse. Forse tutta la fantascienza nasce dalla sofferenza per tale nostalgia. A meno che non si tratti di timore. Timore di perdere aderenza con un mondo che sembra svanire e che a breve potrebbe non essere più.

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